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Maldini polemico: “Dopo la nostra partenza e al netto di Tonali il budget è raddoppiato, Scaroni? Mi da fastidio come si parla”

Paolo Maldini

L’ex direttore dell’area tecnica del Milan Paolo Maldini si toglie diversi sassolini nei confronti della proprietà attuale dei rossoneri.

La Repubblica ha intervistato Paolo Maldini che aggiunge dettagli interessanti sulla sua esperienza al Milan. “A marzo non si era ancora parlato di budget per il mercato e non si può aspettare giugno per programmare il mercato. Poi, 4 giorni prima del licenziamento, Furlani mi comunicò molto imbarazzato un budget basso: io ne presi atto. Dopo la nostra partenza, il budget è addirittura raddoppiato, al netto della cessione di Tonali, e il monte ingaggi è finalmente in linea col nostro piano: deve essere diventato fonte di ispirazione!”.

Paolo Scaroni
Nella foto: il presidente Paolo Scaroni

La cessione di Tonali

“Avremmo fatto il possibile per non lasciarlo andare. Non siamo mai stati totalmente contrari a una cessione importante, ma non c’era necessità. Per Sandro spendemmo un quinto del valore di dominio pubblico e dovemmo discutere animatamente con Ceo e proprietà: non lo voleva neppure l’area scouting”.

Le dichiarazioni di Scaroni

“Dice che il Milan ora è unito? Mi dà fastidio come si raccontano le cose. Il Milan merita un presidente che ne faccia solo gli interessi e dirigenti che non lascino la squadra sola. Lui non ha mai chiesto se serviva incoraggiamento a giocatori e gruppo di lavoro. L’ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico, ma puntualissimo in prima fila per lo scudetto. Ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo. Posso dire lo stesso anche rispetto ai due Ceo, Gazidis e Furlani”.


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