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Leonardo: “Il licenziamento di Maldini è una mancanza di cultura, gli algoritmi si usano da tempo”

Leonardo

Il dirigente Leonardo critica apertamente Gerry Cardinale per la scelta di esonerare Maldini.

Il Corriere della Sera ha intervistato Leonardo che si è espresso così sull’addio di Maldini. “Siamo amici ma Paolo è una figura unica. Non parliamo di me che sono brasiliano: sono andato all’Inter e poi a Parigi. Come ha detto Ancelotti, il suo licenziamento è una mancanza di cultura, di rispetto anche verso i valori dello sport. E per chi è milanista è una mancanza di rispetto verso sé stesso, perché Maldini è il Milan. Questa decisione crea disamore”.

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Sembra che la nuova frontiera sia l’acquisto dei giocatori attraverso i numeri e gli algoritmi, ma guardi che non è una novità. A questa metodologia si è sempre fatto ricorso negli ultimi anni, anche quando c’ero io. Non solo sono attonito, lo è tutto il mondo del calcio per la modalità dell’addio e per le motivazioni. Il Milan negli ultimi due anni ha vinto uno scudetto e ha raggiunto una semifinale di Champions. Da oltre un decennio la società non chiudeva il bilancio in utile e ora lo sta per fare, senza contare che il valore complessivo del Milan, da quando Elliott è subentrato ai cinesi a oggi, è quadruplicato. Si sottovaluta quanto sia determinante nella crescita di un giocatore, come ad esempio Leao o Tonali, il rapporto personale e quotidiano. Le reazioni sui social ne sono una prova. È ovvio che i calciatori siano disorientati e si chiedano: ‘se hanno fatto questo a Paolo Maldini, cosa faranno con me?’“.


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