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Leao dice tutto: Pioli, Ibra e la pressione al Milan

Rafael Leao

In una lunga intervista il fuoriclasse del Milan Leao si racconta a 360 gradi.

In una intervista rilasciata a Outpump, Rafael Leao si racconta a tutto tondo, queste le sue parole. Sulle sue origini: “Tutti gli uomini sembrano silenziosi. Perché da dove vengo io tutti sembrano invisibili. In fondo quando cresci in un quartiere difficile è così, è praticamente impossibile farsi vedere: nessuno ti guarda, nessuno ti vuole guardare. Attraverso quello che faccio oggi, il calcio, la musica, la moda, voglio mostrare a tutti i bambini del mio quartiere e dei quartieri simili che possono farcela, indipendentemente dalle loro origini. Una cosa, però, è fondamentale: non bisogna mai dimenticarsi da dove si viene”.

Rafael Leao

Sul Milan e l’importanza di Pioli e Ibra:“I primi due anni al Milan sono stati difficili, venivo dalla Francia, dove tutto era più piccolo e la vita era molto diversa. Quando arrivi al Milan sai che devi essere un vincente, che molte leggende hanno vestito la tua stessa maglia, conquistando tantissimi trofei. Lo senti e lo vivi immediatamente. Dopo un processo di transizione sono diventato un’altra persona e un altro giocatore. In questo periodo sono stati fondamentali la mia famiglia, mister Pioli e Ibra, che mi tengo vicino tutti i giorni. Zlatan è un esempio, mi ha insegnato l’importanza del chiedere, del rimanere sempre concentrati, anche all’esterno del campo. Parliamo ogni volta che possiamo, non come professionisti o colleghi, ma come uomini. Ora voglio sfruttare tutte le opportunità che ci sono all’orizzonte, voglio essere protagonista e meritarmi il posto nell’undici titolare della Nazionale portoghese. Se poi ci sarà la possibilità di vincere, beh, sarà molto bello”


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