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Lazio-Milan, il doppio ex Matri: “Sarà una grande sfida, tre punti sono essenziali per tutte e due”

Sandro Tonali

L’ex giocatore di Milan e Lazio Alessandro Matri ha parlato a DAZN della sfida di domenica tra le due squadre.

Ai microfoni di DAZN, l’ex giocatore di Milan e Lazio Alessandro Matri, oggi opinionista per l’emittente, ha presentato la sfida di domenica sera tra i rossoneri e i biancocelesti. Ecco la sua intervista. Sul Milan: “In generale l’andamento della squadra nel corso della stagione condiziona tanto il comportamento delle tifoserie. Io, purtroppo, sono arrivato nel Milan per 6 mesi in un’annata non fortunata. C’era grande entusiasmo, con la qualificazione ai preliminari di Champions e invece fu l’anno che portò all’esonero di mister Allegri a gennaio. L’accoglienza fu abbastanza paradossale: prima ancora che io arrivassi fecero uno striscione con scritto “Matri, no grazie”. Fu messo in mostra a San Siro prima di Milan-PSV Eindhoven, ma poi mi spiegarono come non ci fosse nulla di personale contro di me, anzi. La tifoseria però ai tempi riteneva più opportuno rinforzare centrocampo e difesa. Sono cose che comunque incidono. L’andamento, per l’appunto, ti condiziona tanto. Io l’ho vissuta male, lo confesso. Tornare al Milan era un sogno perché è una squadra a cui tengo tantissimo. Mi ero fatto un sacco di aspettative, ma non sono stato all’altezza”.

Alessandro Matri

Sulle due tifoserie: “Entrambe le piazze sono molto calde. Secondo me quella di Roma vive più giornalmente la partita: costantemente, 24 ore al giorno, si parla della partita appena giocata e di quella che arriverà. Ambiente rossonero invece si sente di più la vigilia. Credo che nella capitale, nella quotidianità, sia anche più sentito il confronto da derby, quel costante scontro a distanza per vedere chi sta davanti a chi”.

Sullo stato di forma delle squadre: “Sarri è riuscito a far cambiare modo di giocare ai suoi, vedi Luis Alberto e Sergej stesso: è riuscito a imporre le sue idee. La squadra è dentro la sua testa ora. Penso a Immobile che è passato da un attacco a due a uno a tre e riesce comunque a essere sempre decisivo a suon di gol. O la difesa a 4: sono tanti i cambiamenti della Lazio in questa stagione, per questo credo che a prescindere da tutto, vista la zona in classifica, si deve considerare la stagione in maniera positiva. Dal lato del Milan invece bisogna dire che Pioli è stato fenomenale nella valorizzazione dei giovani: Tonali, da essere messo in discussione dopo la scorsa stagione a punto fermo, Rafael Leao è esploso, più in generale la rivalutazione dei giovani ha portato i suoi frutti. Ed è primo. È riuscito a sfruttare le qualità dei giovani trasmettendo tanta tranquillità. Anche loro sono autori di una stagione da urlo”.

Sulla partita: “La stagione come detto è ottima per entrambe, e penso che il Milan stia rendendo oltre le possibilità: il calo degli ultimi turni per me è un po’ fisiologico, un po’ mentale. Sta tenendo da un anno e mezzo dei ritmi altissimi e hanno dovuto far fronte a tantissimi infortuni, senza mai farlo vedere. Ha dovuto sopperire a tanti grandi, come Ibrahimovic, o Kjaer, o il capitano Romagnoli e Fikayo Tomori ecc… Invece la Lazio ha avuto un po’ di alti e bassi e credo che questo alla fine conterà nel sogno Champions League, che vedo oramai troppo lontano. C’è chi ha avuto più continuità. Ma il primo anno di Sarri è ottimo, basti pensare che si sta giocando l’accesso all’Europa League proprio con la Roma e si è davanti all’Atalanta e ad altre belle squadre. Sarà una grande sfida perché i tre punti sono essenziali per tutte e due…”


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