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Intercettazioni ultras del Milan: pressioni alla società per prendere Conte
La Repubblica ha reso note alcuni intercettazioni che testimoniano la “pressione” degli ultras rossoneri alla società.
Stamattina Milano e il suo hinterland hanno vissuto momenti di tensione sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine. Nel mirino delle autorità, distinti esponenti della frangia ultras delle tifoserie di due squadre storiche della città, Milan e Inter. Le accuse rivolte ad alcuni di questi individui sono gravi, addirittura di associazione a delinquere con l’aggravante del metodo mafioso. In questo contesto, tanto Milan quanto Inter si trovano a dover affrontare una situazione delicata, nonostante non siano direttamente coinvolti nelle indagini. Nuove clamorose rivelazioni sono state rese note da La Repubblica che, sulle proprie colonne, ha svelato il contenuto di alcune intercettazioni.
Le operazioni di polizia tra gli ultras
Giungono notizie di una serie di arresti e perquisizioni che hanno coinvolto dozzine di affiliati al mondo degli ultras, in particolare quelli legati alle curve di Inter e Milan. Alcune delle accuse mosse sono particolarmente gravi, contemplando l’associazione a delinquere con l’utilizzo di metodi mafiosi. Pur non essendo formalmente indagate, le due società calcistiche milanese si trovano ora al centro di un’indagine preventiva da parte della Procura di Milano. La sfida per Inter e Milan sarà dimostrare la totale assenza di collusione con i gruppi ultras, specialmente per quanto riguarda la distribuzione dei biglietti.
Pressioni alla società per prendere Conte
La Repubblica ha svelato, sulle proprie colonne, le forti pressioni degli ultras del Milan per far arrivare a Milano come nuovo allenatore Antonio Conte. E’ questo ciò che emerge dalle intercettazioni che il quotidiano generalista ha reso note. In particolare un colloquio telefonico tra Luca Lucci e Giancarlo Capelli ( noto come il “il Barone”, ndr ) in cui Lucci afferma: “Ma Barone… stiamo spingendo per Conte… sto trattando da quattro giorni con il Milan e tu parli di De Zerbi”.

Il colloquio tra Lucci e Capelli
L’intercettazione risale a qualche mese fa, in particolare al 26 aprile 2024. Il Milan era già uscito dalla Europa League e il destino di Pioli appariva già ampiamente segnato. Il diverbio tra Lucci e Capelli si articola sulle dichiarazioni del secondo che, tramite un’intervista, aveva “suggerito” il nome di Roberto De Zerbi. Parere contrario a quello di Lucci che, da come emerge, spingeva anche con la società per l’arrivo di Conte. Ecco il virgolettato diffuso da La Repubblica: “Ho letto io adesso, me l’hanno girato adesso: Il Barone vuole De Zerbi! …ma come fai a fare un nome? come fai a fare i nomi? …ma Barone, stiam premendo, stiam premendo per Conte, ma tu rappresenti la Curva, te lo vuoi mettere in testa che non rappresenti te stesso? ho capito! Ma rappresenti la Curva Barone!!! Non è vero che non sei nessuno! Sei il Barone! Sei il Barone, Gianca! Sei il Barone! …vabbò, ok! Ma non fare nomi di allenatore! Ma Barone… ma sto facendo, sto facendo da quattro giorni, robe con il Milan e mi vai a dire De Zerbi??”
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