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Il Milan si ritira dalla corsa a Popovic: ecco i motivi della rinuncia

Geoffrey Moncada

Il giornalista Gianluigi Longari specifica perché i rossoneri hanno deciso di non tesserare il giovane serbo.

Matija Popovic non sarà un giocatore del Milan, il perché prova a spiegarlo Gianluigi Longari a Sportitalia. “Seconda settimana di calciomercato da thriller: il Milan prima ha chiuso il colpo Terracciano e poi ha scelto di optare per un’inversione di marcia assoluto rispetto al destino di Matija Popovic”.

La ricostruzione

Rispetto a questa decisione, vale la pena cercare di approfondire per cercare di comprendere le ragioni che potrebbero avere contraddistinto questa scelta. I rossoneri avevano bloccato il talento serbo classe 2006 da tempi non sospetti, battendo con soddisfazione la concorrenza di alcuni dei club più prestigiosi e danarosi del continente. Poi arrivano le riflessioni rossonere di fine anno, legate all’opportunità di utilizzare diversamente lo slot disponibile per il tesseramento di un extracomunitario, che vengono però fugate dalla decisione di Furlani di procedere con il tesseramento del gioiellino serbo“.

Furlani Milan
Furlani Milan

Le ragioni del passo indietro

“Cambiano i numeri, perché all’impasse di cui sopra corrispondono i tentativi di inserimento da parte di altre società, ma non la volontà di Popovic che era sempre rimasta ancorata ai colori rossoneri. Fino all’ultimo colpo di scena, con l’arrivo a Milano degli intermediari, della famiglia e del ragazzo e la conseguente copertura mediatica che a Casa Milan viene letta alla stregua di una “forzatura” alla quale il club meneghino decide di sottrarsi a piè pari. Anche a costo di perdere un talento per il quale lo staff tecnico si era speso in prima persona. Intransigenza o opportunità differente da cogliere? Lo capiremo dai prossimi giorni, soprattutto se il Milan dovesse portare a Milanello un altro giocatore che occuperà quel famoso slot inizialmente destinato a Popovic“.


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