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GdS, Red Bull vs RedBird: somiglianze e differenze tra Salisburgo e Milan


La partita di stasera tra Red Bull Salisburgo e il Milan in Austria vedrà due squadre l’una contro l’altra con proprietà che hanno differenze distinte ma anche sorprendenti somiglianze.

La Gazzetta dello Sport racconta come quella di stasera sarà una sfida anche tra due colossi come Red Bull e RedBird, con l’azienda di energy drink che ha permesso al Salisburgo di vincere una serie di titoli nazionali e raggiungere anche gli ottavi di Champions League, trasformandoli in una vera e propria fucina di talenti.

Per il Milan intanto sventolano ormai da tempo la bandiera degli Stati Uniti, prima con il fondo Elliott Management della famiglia Singer e ora con RedBird di Gerry Cardinale. Per entrambi i club, il lavoro e la visione della proprietà sono fondamentali per dove si trovano ora.

Gordon Singer

Il modo in cui Red Bull e RedBird hanno acquisito i club è profondamente diverso. Cardinale è arrivato sulla scena all’inizio di quest’anno quando è diventato chiaro che Elliott era disposto a vendere, ma a loro volta erano quasi incappati nella proprietà dato il mancato rimborso dei prestiti da parte di Li Yonghong.

È stata una transizione molto più agevole di quella che aveva pensato il Salisburgo quando la Red Bull ha messo gli occhi su di loro nel 2005 quando sono stati chiamati Austria Salisburgo, cambiando nome e colori (da bianco e viola a rosso e bianco) e ha lanciato un marchio nuovo di zecca , modificando anche lo stemma del club.

Dunque la tradizione è stata apertamente spazzata via per far posto alla modernità e al branding, ma RedBird al contrario ha visto nella storia rossonera il punto di partenza su cui ricostruire un impero.

C’è un’altra differenza tra Salisburgo e Milan: la Red Bull ha investito cifre mostruose per creare un settore giovanile, mentre Elliott ha speso soldi ma sempre con l’intenzione di essere virtuosa.

Anche le due parti hanno una visione comune come la forte fiducia e la dipendenza nello scouting, ovvero nel reclutamento e nella formazione di talenti che possono diventare importanti per la prima squadra o generare plusvalenze.

L’RB Salisburgo ha visto passare giocatori del calibro di Mané, Haaland, Keita, Upamecano, Dabour, Szoboszlai e Adeyemi, mentre i rossoneri hanno reclutato e mantenuto Kalulu, Tomori, Theo Hernandez, Maignan, Tonali, Bennacer, Leao e altri.

Infine, c’è Ralf Rangnick, l’uomo che ha plasmato l’intero progetto europeo Red Bull. Avrebbe potuto finire in carica per fare lo stesso al Milan, ma Stefano Pioli e il suo incredibile lavoro gli assicurano che stasera guiderà la squadra.


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