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GdS: la lezione imparata dal Milan a Salisburgo
Il pareggio non è certo il peggior risultato al mondo contro una squadra come il Red Bull Salisburgo, ma il Milan ha imparato una lezione dalla trasferta in Austria.
La Gazzetta dello Sport scrive come il pareggio fosse l’obiettivo minimo della trasferta nord ed è stato raggiunto. Le attuali difficoltà del Chelsea potrebbero cambiare un po’ la gerarchia teorica del girone e la Dinamo Zagabria potrebbe ancora sorprendere, ma alla fine il Milan non ha perso terreno.
Il Milan ha saputo reagire al difficile momento quando è stato sotto e facendo emergere le proprie qualità per il gol del pareggio. Tuttavia, la performance è stata lontana dal miglior Milan che siamo abituati a vedere e capirne i motivi è il primo passo per evitare che si ripeta, soprattutto in Champions League.
Il Salisburgo è stato molto aggressivo fin dal primo minuto mentre il Milan – reduce da un derby molto intenso contro l’Inter – non ha avuto le energie per giocare allo stesso ritmo dei padroni di casa. In Italia i rossoneri sono abituati a gestire i ritmi e ad affermare la propria velocità di gioco, spesso molto più veloce di quella degli avversari. In Champions non è così e quindi il Milan deve imparare a confrontarsi con avversari che li eguaglieranno per intensità.
Uno dei problemi è che Olivier Giroud è rimasto isolato e Divock Origi (salvo lo splendido pallone per Diaz) ha dimostrato di non essere ancora al 100% in condizione o in coesione con i compagni.
Senza un piano B, il Milan si ha avuto Rafael Leao troppo fuori dal gioco , Charles De Ketelaere che va più in profondità e solo Alexis Saelemaekers in grado di fare la differenza- C’è poi un altro aspetto che riguarda la gestione dei momenti chiave della partita. Il pareggio di Sassuolo è stato considerato una brutta partita a causa delle numerose rotazioni, ma il Milan deve imparare a gestire i tempi e a cogliere i momenti per esercitare più energie.
Ieri i primi a soffrire sono stati Bennacer e Tonali, mentre Leao e Theo sembravano entrambi soffrire un po’ di un calo atletico e le sostituzioni effettuate hanno fatto perdere la qualità complessiva e la minaccia delle manovre offensive. Il minimo è stato raggiunto perché il Milan cioè evitare la sconfitta, ma ogni partita a questo su livello deve essere una lezione e per Pioli c’è tanto da rimuginare.
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