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L’eliminazione in Coppa Italia rimette Pioli in discussione
I rossoneri vedono svanire un altro obiettivo alla portata e ora resta solo l’Europa League come trofeo da conquistare.
Il Milan sembrava essersi messo alle spalle il periodo negativo ma la sconfitta contro l’Atalanta ha rimesso tutto in discussione: la società non è contenta.
Corsi e ricorsi storici
La Gazzetta dello Sport fa notare che ultimamente l’avventura al Milan di Pioli è di un film che si ripete: prima c’è la crisi, poi un miglioramento (spesso molto evidente) che inganna e poi il ritorno al buio. È chiaro a tutti che c’erano le potenzialità per un altro tipo di stagione, inevitabile quindi porsi seri interrogativi sull’operato dell’allenatore. Nel corso di 90 minuti c’è quasi sempre un Milan che piace e uno che delude; nemmeno il ritorno di Zlatan Ibrahimovic ha fornito una soluzione immediata.

In bilico
Il problema principale per il tecnico è che adesso i traguardi mancati cominciano ad accumularsi in modo molto pericoloso. La Coppa Italia non è la più prestigiosa in assoluto ma in una stagione del genere poteva essere una giusta soddisfazione. Ciò che resta è l’Europa League oltre ovviamente all’obiettivo minimo preteso dalla società: la qualificazione alla prossima Champions League. Vedere tre obiettivi crollare in soli cinque mesi metterebbe a rischio qualsiasi allenatore, figuriamoci quello di un club sempre chiamato a competere per vincere.
Non ci saranno decisioni forti
Ma il Milan di RedBird è un club che riflette ad ampio spettro. Gerry Cardinale rappresenta un proprietario che non basa tutto sul risultato, ma sull’intero progetto e per questo è abituato a fare valutazioni e decisioni a fine stagione. È il motivo per cui Pioli è rimasto al suo posto dopo il 2-2 di Salerno, ovvero il momento in cui la posizione dell’allenatore – al netto delle solite smentite ufficiose – ha vacillato di più nei suoi quattro anni e mezzo alla guida. Lo ha aiutato anche la mancanza di alternative reali.
Scenari futuri
La navigazione di Pioli prosegue quindi nonostante gli obiettivi mancati perché il faro resta quello del quarto posto. Tuttavia la sensazione sempre più forte è che in estate ci sarà un cambio in panchina. Ancora nulla è stato deciso, questo va sottolineato ed è un dato di fatto, ma il nome di Antonio Conte è destinato a restare sospeso fino alla fine della stagione.
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