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Milan: come procede il ritiro in Austria

Tonali Centro sportivo Milanello

Il Milan è attualmente in Austria per svolgere una parte del ritiro pre-campionato, ecco come sta procedendo.

Il Milan in questo periodo si trova in Austria per svolgere una parte della preparazione atletica in vista dell’inizio del campionato. La Gazzetta dello Sport ha messo in evidenza alcuni elementi chiave del lavoro del Milan.

Esultanza Milan

Giochi: Pioli alterna il duro lavoro a giochi per risollevare il morale, come il tennis con un pallone e una partita in cui tutti devono – al fischio dell’allenatore – correre verso un determinato marcatore, con l’ultimo lì che deve completare un push up per sessione.

Rischi: Certo, con le amichevoli prestagionali e persino con gli allenamenti, ci sono dei rischi. Rafael Leao ad esempio ha preso una botta ed è stato un sollievo vederlo rimettersi in piedi e correre, mentre Theo Hernandez ha preso una botta alla caviglia ma sembra stare bene.

Clima: Villach è in altura in termini di altitudine e temperatura (circa 30 gradi centigradi), quindi il Milan si allena alle 10:30 e alle 17:30, quando si respira davvero.

Esperimenti: Pioli rimane molto legato al 4-2-3-1 dello scorso anno, ma nelle partite contro il Colonia e Zalaegerszegi si sono viste variazioni tattiche. Bakayoko insieme a Tonali è stato provato come perno davanti la difesa, così come Brahim Diaz è stato provato come esterno destro, e Adli in vari ruoli.

Ruoli: La leadership è una questione seria ed è durante questi allenamenti che la gerarchia diventa chiara. Alessandro Florenzi parla e scherza più di chiunque altro, partecipa a tutte le partite e non vuole mai perdere. Mike Maignan parla molto nelle partite, mentre Rafael Leao scherza e mostra un atteggiamento generale positivo.

Recupero: anche la città austriaca non è un brutto posto per continuare il recupero. Tommaso Pobega sta lavorando da solo per recuperare dall’affaticamento muscolare alla coscia, mentre Divock Origi e Simon Kjaer sono invece in campo ma stanno lavorando individualmente, con la speranza di giocare presto qualche minuto.


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