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Milan: a Dortmund il ritorno al 4-2-3-1 stava per portare i suoi frutti

Stefano Pioli

I rossoneri hanno pareggiato 0-0 contro i gialloneri al termine di una gara molto vibrante e con tante occasioni.

Secondo pareggio a reti bianche consecutivo per il Milan in Champions League e anche in questo caso il rammarico di non essere riusciti a vincere è tanto. Non c’è stato un dominio netto come col Newcastle ma la vittoria poteva essere conquistata con un po’ di precisione e cattiveria in più.

Tijjani Reijnders
Tijjani Reijnders

La modifica di Pioli

Pioli ha inizialmente schierato Tijjani Reijnders come regista ma poco prima del quarto d’ora della ripresa ha cambiato modulo tirando fuori Tommaso Pobega per inserire Yacine Adli. La Gazzetta dello Sport sottolinea come ci sia stato un ritorno al 4-2-3-1 visto la scorsa stagione: è stato proprio l’olandese a giocare sulla trequarti. Il cambiamento ha funzionato, perché il Milan ha alzato il livello di pericolosità: c’è stato più dominio territoriale e sono aumentate esponenzialmente anche le occasioni da gol. Adli è entrato bene e la manovra del Milan ne ha giovato: suo l’assist per Chukwueze che ha sfiorato la rete col sinistro a giro.

Esperimento da ripetere?

Insomma la decisione di Pioli di modificare il centrocampo ha portato creatività e reso la squadra più offensiva. Peccato che comunque, la cosa più importante, il risultato non sia cambiato; vedremo se Pioli lo riproporrà in futuro. Non è facile prevedere cosa accadrà: alla fine è tutta una questione di equilibri, il Milan accetta i rischi e infatti va sottolineato che anche il Borussia Dortmund ha avuto diverse occasioni per pungere nel finale.


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