Formazione ideale del Milan: i migliori giocatori di sempre

125 anni di Milan hanno visto leggende e campioni assoluto vestire la storica maglia rossonera. In questo articolo tentiamo di formare un undici ideale del diavolo con un 4-3-1-2 come base, senza dimenticare chi in questa formazione non ci entra per una inezia.

Nell’immaginario collettivo di ogni appassionato di calcio, alcune squadre hanno impresso il loro nome a caratteri dorati nella storia non solo per i titoli vinti, ma per aver rivoluzionato il modo stesso di interpretare e fare evolvere questo sport.

È il caso del Milan e di quei colori che in 125 anni di storia sono riusciti a mescolare talento e passione in un unico, inebriante calderone. Da una storia che ba consacrato il Milan come uno dei pilastri del calcio mondiale, sorge spontanea l’esigenza di celebrare le figure che hanno reso grande questa squadra, selezionando un undici ideale che attraversa diverse ere, tessendo un ponte tra passato, presente e leggenda.

Una porta al sicuro

La scelta per la porta ricade su Enrico Albertosi, l’estremo difensore simbolo di talento puro e carisma. Sebbene la sua carriera al Milan sia iniziata in un’età più matura, Albertosi ha rivoluzionato l’essenza del portiere essendo capace di stupire e lasciare a bocca aperto per i suoi voli tra i pali. Assolutamente almeno da citare Lorenzo Buffon, il ragno nero Fabio Cudicini, Giovanni Galli e Nelson Dida.

Difensori tra le ere

Il reparto difensivo si apre con Mauro Tassotti, simbolo di dedizione e talento al servizio della squadra sulla sua fascia destra in una lunga carriera costellata di successi. La posizione di libero vede su tutti il leggendario Franco Baresi, un nome che evoca il concetto più assoluto di vero capitano e la pura maestrìa difensiva e non solo che lo contraddistingueva. Accanto a lui, l’eleganza assoluta di Alessandro Nesta, un difensore completo e di classe. Chiude la linea difensiva il totem Paolo Maldini, sinonimo stesso di Milan, insieme a Franco Baresi, difensore di rara completezza, capace di far sognare intere generazioni di tifosi ai quattro angoli del globo. Come non citare però nomi come il padre Cesare, Marcos Cafu, Karl-Heinz Schnellinger, Alessandro Costacurta, Thiago Silva, Filippo Galli, Roberto Rosato ed Aldo Maldera?

Centrocampo, potenza ed piedi sopraffini

Il compito di centrocampista di rottura è affidato a Frank Rijkaard, pilastro dell’indimenticabile Milan dei tre olandesi, la cui presenza in campo era garanzia di dominio fisico ed apporto offensivo. Ad orchestrare il gioco, la visione ed il talento di Andrea Pirlo, un giocatore che ha elevato il calcio a geometria ed eleganza. Al suo fianco forse uno dei giocatori più forti della storia di questo sport, Juan Alberto Schiaffino, una leggenda in grado di unire l’istinto del goal alla capacità di plasmare il gioco, rendendolo il perfetto partner di Pirlo per intelligenza e visione. Il Milan a centrocampo ha goduto anche dell’assoluta dedizione di giocatori come Gennaro Gattuso, Giovanni Lodetti e Giovanni Trapattoni, le geometrie di Nils Liedholm, Demetrio Albertini e Carlo Ancelotti fino all’apporto cruciale nel centro nevralgico del gioco di Gunnar Gren e Clarence Seedorf. Menzione speciale per Roberto Donadoni, ala pura dalla tecnica ed agilità unica, che in un 4-3-1-2 non troverebbe altrimenti spazio.

Attacco: genio, classe e gol

A unire passato e presente nell’attacco milanista, troviamo il trequartista per eccellenza: Gianni Rivera, genio della rifinitura che ha contribuito a definire un’epoca, lasciandosi alle spalle un’eredità di pura classe. Il centravanti non può che essere Marco van Basten, con i suoi inimitabili colpi di genio eleganza e potenza che finivano in fondo al sacco. Il cigno ha segnato un’epoca ed il calcio stesso, conquistando un posto nel pantheon del calcio mondiale. Completa l’attacco Andriy Shevchenko, simbolo di determinazione, tecnica e fiuto del gol, un attaccante che ha saputo far tremare le difese di tutta Europa con le sue prodezze. Anche qui impossibile non citare nomi come Ricardo Kaká e Dejan Savicevic sulla trequarti e Gunnar Nordahl, George Weah, Pippo Inzaghi, Ruud Gullit, José Altafini e Pierino Prati lá davanti.