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Fabio Capello non ne salva nessuno del Milan (o quasi), poi lancia “l’allarme”: “La squadra ha un problema, ecco perché non gira”

Fabio Capello non ne salva nessuno del Milan (o quasi), poi lancia “l’allarme”. Le parole del grande ex rossonero sono un monito importante.
In un’intervista recentemente rilasciata, Fabio Capello, icona calcistica e ex allenatore del Milan, si è espresso in termini critici sul rendimento della squadra rossonera in occasione del match di Champions League contro il Feyenoord. La sua analisi tocca diversi aspetti della partita, evidenziando errori e mancanze, ma anche indicando possibili percorsi di miglioramento per il futuro. Il mercato non ha sortito l’effetto desiderato e i problemi dopo appena tre partite sono ritornati gli stessi di sempre. Ora però la società intende riflettere su quanto accaduto e, da quanto trapela, starebbe valutando una mossa decisamente drastica che potrebbe sconvolgere gli equilibri a Milanello.
La sfida Feyenoord-Milan
La prestazione del Milan contro il Feyenoord ha lasciato molto a desiderare, secondo Capello. Nonostante l’avversario notoriamente difficile, soprattutto quando gioca in casa, il Milan avrebbe potuto e dovuto fare di più. Un fattore critico menzionato da Capello è stato l’errore iniziale del portiere Maignan che ha complicato i piani per la squadra, influenzando negativamente l’esito della partita. Sottolineando l’importanza di un approccio più incisivo, Capello suggerisce che al Milan servirà “più rabbia” per il match di ritorno. La squadra sembrava mancare di determinazione e grinta, fondamentali per ribaltare il risultato nel prossimo incontro. L’ex allenatore ha inoltre messo in guardia dal pericolo rappresentato dal giocatore del Feyenoord, Igor Paixao, che con la sua brillantezza ha messo a dura prova la difesa milanista.
Dai singoli, passando per Conceicao all’unico faro di speranza a Rotterdam
Diverse stelle del Milan non sono riuscite a brillare come ci si aspettava. Capello ha specificatamente menzionato Joao Felix e Pulisic, accusandoli di essere stati poco incisivi e di aver faticato a causa di un gioco che li ha costretti più a rincorrere il pallone che a impostare il gioco. Anche Leao e Gimenez non hanno fornito la prestazione sperata, con quest’ultimo che ha sofferto particolarmente a causa della mancanza di rifornimenti adeguati per far valere le sue qualità di attaccante. Nonostante le note critiche, Capello ha riconosciuto il buon lavoro di Pavlovic in difesa, capace di gestire situazioni di pericolo create dal Feyenoord. La mediana, tuttavia, composta da Fofana e Reijnders, non è stata all’altezza, soffrendo lo squilibrio generato dalla disposizione in campo e dalla strategia complessiva della squadra. Infine, l’intervista ha toccato il tema dell’impronta di Conceiçao sulla squadra. Capello ha espresso la sua visione secondo cui, nonostante alcuni risultati positivi come la vittoria della Supercoppa e il passaggio del turno in Coppa Italia, il gioco del Milan sotto la guida di Conceiçao non sembra ancora aver trovato una sua chiara identità. La squadra appare ancora troppo dipendente dalle individualità e manca di coesione complessiva.

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