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F. Galli: “I goal sono il linguaggio di Camarda, non mi aspettavo riuscisse a fare tanto, Pioli saprà come gestirlo”

Francesco Camarda

L’ex difensore Filippo Galli si è espresso sull’esordio del giovane attaccante e sulle sue prospettive future.

Filippo Galli ha parlato al sito della Gazzetta dello Sport di Francesco Camarda. “Un giovane che arriva in prima squadra, specialmente con l’età di Camarda, è frutto di un lavoro collettivo e occorre essenzialmente dare merito innanzitutto al ragazzo. Nel caso specifico, io ho conosciuto il papà, Francesco ha un’ottima famiglia alle spalle”.

Tentato scippo

Quando c’ero io aveva 10 anni e c’era chi voleva già portarcelo via, anche perché a quell’età il tesseramento è annuale. L’Inter non c’entra, c’era una sorta di patto di non belligeranza in questi casi. Un gentleman agreement. Era stata l’Atalanta a farsi avanti, come da logica del loro progetto”.

Inaspettato

“Francamente non mi sarei immaginato potesse arrivare a tanto. Poi ha dimostrato con i gol di potercela fare, i gol sono il suo linguaggio”.

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Prospettive future

“Non esiste una ricetta unica per tutti. Lui è molto posato, molto professionale, senza grilli per la testa e questo lo aiuta. Sarà importante che tutti insieme gli stiano vicino. Il club, la famiglia. Progettare, programmare e monitorare con continuità. Ora la situazione migliore per lui è allenarsi con la prima squadra ma allo stesso tempo continuare a giocare. In Primavera, intendo. A Milanello peraltro prima squadra e Primavera condividono gli stessi spazi, spesso gli stessi orari e la logistica quindi aiuta molto. Ora occorre alzare ulteriormente l’asticella. Discorso banale ma gli serve il suo tempo e poi le cose arriveranno da sole. Gli serve continuità di minutaggio. Direi comunque che questo è un contesto in cui può già starci. E il Milan ha preparato un terreno fertile per raccogliere e accogliere una situazione simile, accompagnando il ragazzo”.

Può essere titolare?

“Solo Pioli può rendersi conto di quanto possa essere una cosa fattibile. Ci sono aspetti tecnico-tattici ma anche emotivi di cui tenere conto. Con la Fiorentina non aveva nulla da perdere, ora tutti lo attendono con qualche aspettativa in più. È destinato a esporsi sempre di più. Pioli è la figura più adatta per gestirlo. E’ un tecnico umano, empatico, pacato ed equilibrato”.


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