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Dimarco: “Affrontiamo i campioni d’Italia in carica, nel 2003 ero allo stadio ma non c’è desiderio di vendetta”

Federico Dimarco

L’esterno sinistro dell’Inter Federico Dimarco sente tantissimo il derby essendo interista sin da quando era bambino.

Federico Dimarco ha espresso il suo parere sul derby di domani in conferenza stampa. “E’ sempre bello giocare i derby, ne ho visti anche tanti, ma sono contento di giocarmi una semifinale col Milan e voglio godermela al 100%. Motivazione? Il Milan ha dimostrato di aver passato due turni difficili, con il Tottenham e con il Napoli, loro sono i campioni d’Italia in carica e cercheremo di dimostrare a noi stessi quello che valiamo. Gol pesanti? Tutti i gol sono importanti ma quello a cui tengo è che la squadra vinca. Sorteggi? Sapevamo di avere un girone difficile ma sulla carta, sul campo abbiamo dimostrato il nostro valore facendo risultati importanti e dimostrando di esserci meritati di stare a questo punto”.

Federico Dimarco
Federico Dimarco

Milan avversario migliore o peggiore? Sicuramente è una squadra che conosciamo bene ma sappiamo affrontiamo i campioni d’Italia in carica. Precedenti storici? Non c’è desiderio di vendetta per il passato, pensiamo a oggi, pensiamo a domani e pensiamo a fare un risultato positivo. Infanzia da interista? Nel 2003 ero al Meazza e non ho bellissimi ricordi da tifoso interista, pensare che 20 anni fa ero a vederla e domani ho la possibilità di giocarla è una grande emozione. Partita della stagione? E’ una semifinale di Champions, ce la giocheremo alla grande. Sentimento? Forte, un sentimento forte, è un derby e sarà una bella partita. Calabria tifoso milanista? Pensiamo a noi stessi e a fare una grande gara domani e con la testa a quella di ritorno. Con Calabria ci siamo affrontati tante volte, sarà bello. Approccio? Affrontare queste hanno bisogno di testa e cuore, pensando una gara per volta, troppi pensieri rischiano di lasciar fuori qualcosa. Nuovi cori? No quelli vengono in automatico dopo le gare e non ci sto nemmeno pensando. In cosa sono cresciuto? I gol e gli assist sono merito del gioco della squadra e da due anni a questa parte sono cresciuto a livello di testa e di fisico perchè giocare gare importanti ti fa crescere“.


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