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Di Canio racconta Lopetegui: “Carriera un po’ irrequieta, ha mentalità offensiva, Conte non è adatto al Milan”

Julen Lopetegui

L’ex attaccante Paolo Di Canio prende spunto dall’avventura inglese dell’allenatore spagnolo per far luce sul suo modo di giocare.

Paolo Di Canio a Sky Sport ha detto la sua sull’idea di calcio di Julen Lopetegui, allenatore poco gradito dai tifosi del Milan ma già contattato dalla società. “Io parlo solo degli ultimi anni, dal 2016, otto anni anni fa: il biennio con la Spagna bene, poi come avete detto pochi giorni prima di giocarsi il mondiale annuncia che va al Real Madrid. Ha vinto a Siviglia l’Europa League però poi inizia male e lo mandano via. Quello che dico io è che negli ultimi anni comunque ha una carriera un po’ irrequieta, un po’ perché lo mandano via, un po’ perché va via lui, come l’ultima esperienza con il Wolverhampton, 5-6 giorni prima di iniziare il campionato: lui arriva, prende la squadra dai bassifondi e la porta a metà classifica con un gioco anche apprezzabile”.

Antonio Conte
foto Matteo Gribaudi/Image Sport

La filosofia di gioco

“Vediamo quello che ha fatto lì: la cosa interessante in costruzione, vedete dov’è il terzino? Altissimo, sulla linea degli attaccanti. L’ha fatto sempre, impostazione a quattro con il rombo e il terzino che diventa ala. Poi vediamo il movimento senza palla, la pressione alta uomo contro uomo che ormai nel calcio moderno fanno tutti, poi devono recuperare posizioneIl 4-3-3 è il suo credo, l’estrema mentalità offensiva con i terzini sulla linea degli attaccanti per prendersi subito l’area di rigore e i due esterni d’attacco che diventano trequartisti”.

Chi può andare bene al Milan

“Io credo che quello non adatto per le caratteristiche, perché secondo me fa vendere subito due giocatori al Milan, si fa prendere 160/170 milioni e poi fa la squadra come decide lui, è Antonio Conte.


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