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Daniel Maldini: “È il momento più delicato della mia carriera, non tornerei al Milan per stare seduto in panchina”

Daniel Maldini

Il figlio d’arte Daniel Maldini pare aver trovato la sua dimensione al Monza.

Daniel Maldini ha rilasciato una lunga intervista a SportWeek in cui parla naturalmente anche del Milan, squadra che detiene il suo cartellino. “Al Monza l’allenatore mi parla, già quello mi dà tranquillità. E poi la fiducia: mi è capitato di sentirla dentro di me anche in passato, ma erano alti e bassi. Al Monza è la prima volta che invece mi arriva dall’esterno, e fin dal primo momento del mio arrivo, grazie a Palladino e ad Adriano Galliani. Tutto questo aumenta la mia autostima. Mi sento diverso, più coinvolto e quindi più consapevole dei miei mezzi”.

L’obiettivo 

“Trovare la continuità è il mio obiettivo a breve termine. Non so il perché di certe pause, lavoro per ridurle il più possibile, restando sul pezzo per tutto il tempo in cui sono in campo”.

Daniel Maldini
Daniel Maldini

Il rapporto col padre 

“Siamo una famiglia normale. Con papà mi vedo dopo le partite: mi fa qualche domanda, mi offre qualche consiglio, ma con lui parlo di tutto, come un qualsiasi padre col figlio”.

Aspettative 

“Sicuramente da me ci si aspetta sempre qualcosa in più, per le mie qualità tecniche e perché mi chiamo Maldini, ma ci sono abituato e ormai non mi cambia più di tanto. Ho imparato a conviverci. È stato così e sarà sempre così. Del resto questo è il momento più delicato della mia carriera: se non subisco il peso di certe pressioni adesso, immagino che sarò ancora più tranquillo in futuro. Poi, un pizzico di ansia prima della partita fa bene: ti dà quel brivido, quella voglia di essere determinante in campo”.

Il possibile ritorno al Milan 

“È sempre un’opzione e un desiderio, ma il Monza mi sta dando tanto. Se dovessi tornare al Milan, andrei con l’obiettivo di giocare, non certo di stare seduto in panchina”. 


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