Calciomercato Milan, le pagelle degli affari dell’estate rossonera: non mancano sorprese

Milan, un calciomercato ricco di colpi ma segnato da dubbi e contraddizioni nelle scelte. Il voto al mercato rossonero della nostra redazione.

Il calciomercato estivo 2025 ha lasciato al Milan una rosa dal volto nuovo e, al tempo stesso, tante perplessità. L’obiettivo dichiarato era rafforzare il gruppo per consegnare a Massimiliano Allegri una squadra pronta a competere subito. Le mosse sono state numerose e importanti, con un investimento significativo in entrata e un ricco bottino dalle cessioni. Nonostante ciò, molti osservatori hanno sollevato domande sulla coerenza delle strategie adottate e sulla reale solidità di un progetto che porta con sé entusiasmo ma anche incertezze. Di seguito un’analisi approfondita alle operazioni di Tare e, come da prassi di fine mercato, la pagella del mercato del Milan.

Acquisti di prestigio: da Modric a Nkunku fino a Rabiot, per un centrocampo rivoluzionato

Il lavoro del direttore sportivo Igli Tare ha portato a Milanello innesti di qualità e grande esperienza. A centrocampo il colpo più mediatico resta Luka Modric, arrivato a parametro zero dal Real Madrid, simbolo di leadership e carisma. Insieme a lui sono stati inseriti Samuele Ricci, giovane italiano con margini di crescita, e soprattutto Ardon Jashari, acquistato per circa 40 milioni dopo una lunga trattativa. Sul gong finale è arrivato anche Adrien Rabiot, voluto fortemente da Allegri per alzare il livello della mediana.

In avanti, il Milan ha puntato su Christopher Nkunku, talento del Chelsea pagato 40 milioni, attaccante imprevedibile ma non un centravanti puro. In difesa e sulle corsie laterali sono arrivati investimenti pesanti: Koni De Winter, Zachary Athekame e David Odogu, costati complessivamente oltre 40 milioni, ma destinati inizialmente al ruolo di alternative. Una campagna acquisti corposa, costruita per ampliare le soluzioni tattiche, che lascia però dubbi sulla distribuzione delle risorse e sull’equilibrio complessivo della rosa.

Cessioni eccellenti e gestione contestata: Gimenez al centro del caso più discusso

Sul fronte uscite, il club ha realizzato incassi vicini ai 200 milioni di euro, sacrificando giocatori chiave. Tra i nomi più pesanti ci sono Tijjani Reijnders (Manchester City), Theo Hernandez (Al-Hilal), Malick Thiaw (Newcastle) ed Emerson Royal (Flamengo). Hanno salutato anche Noah Okafor, Lorenzo Colombo, Samuel Chukwueze, Jimenez e Sportiello, contribuendo a un bilancio positivo definito da molti come “scudetto del bilancio”.

La gestione di Santiago Gimenez ha alimentato le maggiori critiche. Pagato 35 milioni a gennaio, l’attaccante è stato messo sul mercato pochi mesi dopo, quasi come fosse un peso indesiderato. Una scelta che ha irritato il calciatore, intenzionato a restare in rossonero, e che ha sollevato interrogativi sulla programmazione tecnica. Con una rosa priva di certezze sugli esterni e una difesa corta, l’impressione è che il Milan abbia perso coerenza rispetto alle necessità reali del campo. Il 2025 verrà ricordato come un mercato di occasioni mancate e scelte discutibili, con trattative sfumate come quelle per Archie Brown e Boniface. Una sessione che, al di là dei conti in ordine, lascia la sensazione di una squadra incompleta e di un progetto che rischia di partire con troppe incognite. Motivi questi che, secondo la nostra redazione, determinano il voto al mercato del Milan non pienamente sufficiente: 6-. L’auguro ovviamente è che il campo smentisca la perplessità, promuovendo le scelte societarie.