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Braida: “Il Milan è una squadra che fa 30 ma non riesce a fare 31, non escluderei che Pioli possa restare”

Ariedo Braida

L’ex direttore sportivo del Milan Ariedo Braida non crede che i rossoneri possano rientrare nella lotta al Tricolore.

La Gazzetta dello Sport ha intervistato Ariedo Braida per sentire il suo parere sul rendimento del Milan in questa stagione in generale. “Iniziamo col dire che in una società come quella rossonera, la prima cosa è avere una cultura del Milan. E cioè la grandezza del club, i risultati ottenuti. Da tifoso dico che, per quanto si vede in campo, è una squadra che fa 30 ma non riesce mai a fare 31. Nel momento cruciale e decisivo manca sempre qualcosa. Occorre che chi sta dentro abbia la ‘conoscenza’ di questo club. Io l’ho imparata vivendolo giorno per giorno. Tutti insieme”.

Stefano Pioli
Stefano Pioli

Sul rendimento degli acquisti estivi

“In generale, diciamo che ci sono dei buoni giocatori ma io probabilmente adopero un metro troppo elevato nei giudizi. Il Milan ha bisogno di altro, che poi si fortifica nel tempo. Comunque Pulisic, Reijnders e Loftus-Cheek sono ottimi elementi, però tutto deve funzionare attraverso la squadra. Mentre tra chi era già a Milanello, Hernandez e Leao hanno colpi da giocatori che possono fare la differenza”.

Sull’operato di Pioli

“Ha vinto un campionato e quindi complessivamente ha fatto un buon lavoro. Certo, arrivano momenti in cui le società cambiano, basta vedere la Roma con Mourinho. Però siamo ancora a gennaio e io non escluderei l’ipotesi che Pioli resti dov’è. Il calcio va vissuto giorno dopo giorno e magari tra due mesi parliamo di una situazione del tutto diversa. A volte si pretende dalla squadra più di quanto la squadra può dare in quel momento”.

Sulla corsa Scudetto

“In questo momento mi pare azzardato inserire anche il Milan, anche perché davanti non c’è una squadra ma due. Ora come ora è fuori dalla lotta”.


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