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Boban torna a parlare del Milan e punge la società: la stoccata fa rumore

Boban torna a parlare del Milan e punge la società. Il croato non ha risparmiato critiche alla società, una posizione che farà rumore.
Massimiliano Allegri è stato scelto per guidare il Milan nella prossima stagione, segnando un ritorno significativo sulla panchina rossonera. La decisione di richiamarlo è stata accolta con favore da molti, poiché Allegri è visto come un tecnico capace di portare stabilità e esperienza in un periodo di transizione per il club. La sua esperienza in Serie A e le sue precedenti stagioni al Milan lo rendono una figura adatta a rilanciare le ambizioni della squadra. Non sorprende infatti abbia già indicato il leader tecnico che vuole avere nel suo Milan.
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Le parole di Boban su Tare
Accanto ad Allegri, Igli Tare è stato nominato direttore sportivo del Milan. Tare, con la sua esperienza alla Lazio, è considerato un professionista competente, attento ai dettagli e sempre presente sul campo. La sua nomina è vista come una mossa strategica per rafforzare la struttura dirigenziale del club, assicurando una gestione più mirata e professionale delle operazioni di mercato e delle dinamiche interne. Boban sull’ex Lazio è stato chiaro: “Adesso si è capito, è arrivato un direttore sportivo giusto, ed è un buonissimo direttore sportivo, almeno per il mio pensiero. È uno che capisce di calcio, ha fatto tanti buoni risultati con la Lazio, uno che pensa ad ogni dettagli, che lavora h24, che starà vicino alla squadra, che capirà i momenti, quando intervenire con i giocatori e con l’allenatore”.
Boban torna a parlare del Milan e punge la società: la stoccata fa rumore
Nonostante le scelte positive in panchina e in dirigenza, il Milan sta affrontando critiche per la cessione di Tijjani Reijnders al Manchester City. Zvonimir Boban – intervistato all’evento Sky Inclusion Days – in merito alla scelta di Allegri ha sottolineato: “Credo che almeno si è capito quanto si è sbagliato, quanta incompetenza c’era, quanta presunzione di poter vivere una società come un’azienda non come un Club, che deve essere perché il Milan deve essere un club”. In merito alla cessione di Reijnders invece il commento del croato ex Milan è stato ancora più severi, affermando: “Se vendi Reijnders sbagli ancora”, e allora siamo di nuovo all’azienda e non al Club. Non è certamente questa la via per costruire il miglior Milan possibile, è questo il punto”.

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