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Adli: “Ero giovane quando sono arrivato ma non ho mai dubitato di me, Pioli è stato sempre onesto”

Yacine Adli

Il centrocampista del Milan Yacine Adli è stabilmente in Prima Squadra adesso ma in passato è sempre stato ai margini della rosa.

L’Equipe ha intervistato Yacine Adli che ha ripercorso tutte le difficoltà vissute nella prima stagione al Milan. “Quando sono arrivato al Milan ero giovane ed esposto. Sono molto maturato. Ciò che mi ha colpito di più arrivando al Milan è stata la forza dell’istituzione. Non ho però mai dubitato di me stesso, perché non ero messo male negli allenamenti. Secondo l’allenatore, dovevo fare un salto tattico, come tutti i giocatori che arrivano in Serie A“.

Le ragioni dello scarso minutaggio nella prima stagione

Dovevo migliorare in difesa. E poi, al ruolo di trequartista c’erano Brahim Diaz, che stava facendo bene, e Charles De Ketelaere, che era stato il grande acquisto dell’estate. Ero in fase di apprendimento e gerarchicamente dietro di loro. Era difficile conquistare il mio posto in campo“.

Sandro Tonali-Yacine Adli
Sandro Tonali-Yacine Adli

Gli allenamenti da solo

Non ho mai mollato agli allenamenti e l’intensità era massima ad ogni sessione. Non ero nella lista della Champions League e quindi a volte mi allenavo da solo, con un preparatore. Non volevo perdere tempo, dovevo essere pronto per ogni eventualità. Avevo un buon rapporto con tutti, avevo un peso nello spogliatoio, ero un punto di riferimento, anche se giocavo poco“.

Il rapporto con Pioli e la gente del Milan

I dirigenti erano contenti del mio impegno e volevano che rimanessi. Anche il discorso di Pioli era simile, non ho mai avuto problemi con lui, rispettavo le sue scelte come allenatore e l’uomo è sempre stato onesto“.


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