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Ultime Milan: forse le distrazioni non sono il vero problema

Christian Pulisic del Milan deluso dopo aver fallito il gol del 3-2 nella partita di Serie A contro il Parma

Il Milan e il paradosso delle “piccole”: tre partite, sei gol subiti e una domanda che brucia.

Due gol subiti dalla Cremonese, due dal Pisa, due dal Parma: una costante che non può passare inosservata, soprattutto per una squadra come il Milan costruita per lottare ai vertici. A Parma la difesa ha vacillato come raramente accaduto, concedendo occasioni nitide e spazi enormi. Il risultato finale ha messo in luce un problema che non riguarda solo i numeri, ma l’atteggiamento. Tre gare, tre prestazioni troppo diverse per essere spiegate solo con le rotazioni o le assenze. In particolare, quella con il Parma ha lasciato un segno più profondo. Il Milan è sembrato scollegato, lento, vulnerabile mentalmente, incapace di gestire i momenti decisivi.

Allegri non ci sta: “Con le piccole serve più lucidità”

Il primo a non nascondere l’irritazione è stato Max Allegri, che dopo il match ha commentato con amarezza: «Con il Pisa bisognava chiudere la partita e non l’abbiamo chiusa, qui nel secondo tempo sapevamo che loro avrebbero fatto un forcing ma non abbiamo retto l’urto. Dobbiamo essere più sereni e tranquilli». Parole che riassumono il malessere di una squadra che contro le grandi trova concentrazione, contro le piccole si distrae. Il tecnico ha colto un aspetto mentale decisivo: il Milan mantiene un approccio diverso a seconda dell’avversario. Con la Roma o la Juventus, la tensione resta alta per 90 minuti; contro squadre di medio-bassa classifica, invece, manca la stessa fame. Un rischio enorme, perché la stagione si costruisce anche – e soprattutto – nei dettagli contro chi lotta per la salvezza.

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A Parma è riaffiorato anche un dubbio di altra natura: la Gazzetta dello Sport si chiede se il Milan stia pagando la stanchezza. Fofana è parso meno brillante, Modric alterno. Allegri lo ha ammesso senza giri di parole: «Non abbiamo capito che c’era da fare battaglia per 15 minuti». E non mancano i casi dei singoli. Il tecnico non punta il dito, ma valuta correttivi: il ritorno di Tomori, previsto per il derby del 23 novembre, sarà una certezza preziosa. Allegri avrà due settimane per riflettere: non c’è tempo per rivoluzioni, ma per ritrovare equilibrio e compattezza sì. Il Milan, contro le grandi, ha dimostrato di poter essere solido.

Esultanza nervosa di Massimiliano Allegri senza giacca durante una partita della Juventus
L’allenatore della Juventus, Allegri, si toglie la giacca e resta in camicia dopo un’esultanza carica di tensione (fonte foto: Image Photo Agency) – www.notiziemilan.it

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