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Con D’Amico DS, due nomi per la panchina del nuovo Milan

Tony D’Amico, direttore sportivo dell’Atalanta, a Riad durante la Supercoppa Italiana 2024/2025

Con D’Amico DS, due nomi per la panchina del nuovo Milan. L’ultima indiscrezione rivela i possibili scenari per la rivoluzione rossonera.

La stagione volge ormai al termine e in casa Milan è tempo di bilanci, con il peso di un’annata altamente negativa sulle spalle di squadra, società e tifosi. Nel post-partita della finale di Coppa Italia, l’amministratore delegato Giorgio Furlani ha ribadito la volontà del club di lavorare con determinazione per costruire una squadra competitiva e ambiziosa. Tuttavia, i buoni propositi rischiano di essere già messi alla prova. Fabrizio Romano ha infatti annunciato che, già nelle prossime ore, il Manchester City di Pep Guardiola presenterà un’offerta monstre per Reijnders, svelandone anche le cifre esatte. Un bivio delicato per il futuro rossonero.

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La ricerca di un nuovo Ds

Alla base del progetto di rinascita del Milan vi è la nomina di un nuovo direttore sportivo, figura chiave per la pianificazione delle strategie future. Tra i profili valutati, emerge quello di Tony D’Amico, attualmente in forza all’Atalanta. Nonostante le recenti dichiarazioni della famiglia Percassi, che sembrerebbero chiudere la porta a un suo trasferimento, il suo nome continua a rimanere in alta considerazione per la dirigenza rossonera. Questa mossa rappresenterebbe il primo tassello di un ambizioso puzzle che la società mira a comporre per ritornare ai vertici del calcio italiano ed europeo.

Con D’Amico DS, due nomi per la panchina del nuovo Milan

Il passo successivo nella ricostruzione del Milan include la selezione dell’allenatore, un ruolo cruciale per la riuscita del progetto sportivo. D’Amico – scrive Calciomercato.com – ha già identificato alcune figure di spicco, suggerendo l’esperienza e il carisma di Gian Piero Gasperini e Maurizio Sarri, entrambi noti per il loro forte carattere e per una filosofia di gioco offensiva e coinvolgente. Sarri, in particolare, potrebbe essere incline ad accettare la sfida, attratto dalla prospettiva di guidare una squadra con una storia gloriosa e con l’ambizione di tornare ai livelli che le competono.

Gian Piero Gasperini
Foto Daniele Buffa/Image Sport

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