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Milan, la stagione è già negativa. La Gazzetta fa un paragone “imbarazzante”
Questo Milan non convince proprio nessuno e le distanze accumulate dalle posizioni “nobili” della classifica sono li a dimostrarlo. La Gazzetta dello Sport definisce la situazione con parole forti.
In tempi recenti, il calcio italiano si è confrontato con un panorama mutevole, dove le storiche gerarchie possono anche vacillare vacillare sotto il peso di nuove sfide.
Tra queste, la situazione del Milan suscita particolare attenzione, sia per la gloria del suo passato sia per le difficoltà che sta incontrando nell’attuale stagione. Una squadra che, al di là delle attese, naviga in acque turbolente, incapace di ritrovare la bussola che la guidi verso i successi che la sua storia avrebbe meritato.
Una stagione già compromessa
Il Milan attuale sembra un’ombra dei gloriosi team che in passato hanno conquistato Italia ed Europa. Dopo il pareggio senza reti contro il Genoa, doloroso ulteriormente per il contesto di celebrazione dei 125 anni del club, emerge un quadro preoccupante. Non è soltanto una questione di risultati mancati o di gol non segnati, da Morata in su, è tutto il collettivo che sembra non trovare né identità né coesione. Oltre ai guizzi contro Inter e Real Madrid, la realtà è quella di una stagione costellata da prestazioni sottotono, che pongono il Diavolo in una posizione di classifica inquietante, lontana dalla zona Champions e dalle aspettative di inizio anno.
La panchina di Fonseca
La scelta di Fonseca come timoniere tecnico ha destato perplessità sin dal suo arrivo. Nonostante tentativi di stimolare la squadra con varie strategie, il tecnico non sembra riuscire a imprimere un’identità chiara al gruppo, né dal punto di vista tattico né caratteriale. Assieme ai problemi in campo, emerge una solitudine gestionale che lascia presagire tempi difficili per la sua permanenza a Milano, a meno che non intervengano significative operazioni di mercato a gennaio capaci di invertire la rotta.

Il peso della storia
Il confronto con il passato si fa impietoso quando nomi leggendari come Van Basten, Gullit e Baresi, in campo ieri per le celebrazioni del 125esimo compleanno della società, vengono evocati in mezzo alla mediocrità attuale. Il Milan, nella sua ultima uscita, ha mancato di dimostrare la necessaria identitá di squadra e cattiveria, soprattutto di fronte ad un avversario alla portata come il Genoa. La Gazzetta dello Sport, con queste parole, ci va giù pesante quest’oggi: “Come per i calciatori di ieri e quelli di oggi, il paragone tra i dirigenti dei trionfi rossoneri e quelli odierni è imbarazzante. Proprietà, dirigenti, tecnico, giocatori, il Milan non presenta punti fermi. È sacrosanto festeggiare la propria storia, ma bisognerebbe anche onorarla“.
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