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Inchiesta ultras, Calabria interrogato: si prefigura la violazione dell’articolo 25
Davide Calabria è stato interrogato in merito all’inchiestas ultras. Da quanto emerge si prefigura la violazione dell’articolo 25.
Nel cuore del calcio italiano, una recente indagine sta facendo luce su una serie di eventi che riguardano direttamente il mondo degli ultras di due delle squadre più seguite e rappresentative del paese: l’Inter e il Milan. Quest’indagine, definita ‘Doppia Curva’, sta rivelando intricati intrecci tra calciatori e tifosi, alcuni dei quali hanno comportato l’arresto di numerose figure chiave negli ambienti ultras di entrambe le squadre.
Al centro di questo scenario si trova Davide Calabria, capitano del Milan, il cui recente interrogatorio da parte degli investigatori della Squadra Mobile di Milano apre nuove prospettive su questi rapporti tanto controversi quanto delicati.
L’interrogatorio di Calabria
Lunedì, Davide Calabria, difensore e capitano del Milan, è stato chiamato a rendere la propria testimonianza nella cornice dell’indagine ‘Doppia Curva’, guidata dai Pubblici Ministeri Paolo Storari e Sara Ombra. Questo episodio è stato seguito con grande attenzione, sia per il ruolo di Calabria all’interno del calcio italiano sia per la natura stessa dell’inchiesta che ha visti numerosi ultras di Inter e Milan finire in arresto nei giorni passati. Uno dei momenti focali attorno ai quali ruota l’interesse nei confronti di Calabria riguarda un incontro avvenuto l’8 febbraio 2023. Il capitano rossonero si è presentato al bar ‘Italian Drink’ di Corso Roma, a Cologno Monzese, accompagnato da Daniele Mascolo, giornalista e fotografo ufficiale del club. Ad attenderlo c’erano Luca Lucci, noto esponente della Curva Sud Milano ora detenuto, e Giancarlo Capelli, alias il ‘Barone’ della Sud. Durante l’incontro, i presenti hanno discusso questioni legate alla squadra, evidenziando un filo diretto tra il mondo del tifo organizzato e quello degli spogliatoi.
Problematiche giuridiche e sportive
La situazione si complica ulteriormente alla luce di una telefonata intercettata e dal contenuto criptico tra Capelli e Lucci in preparazione dell’incontro. Queste azioni pongono Calabria in una posizione delicata, poiché rischia la violazione dell’articolo 25 comma 10 che vieta ai tesserati di avere rapporti con esponenti dei gruppi tifosi non riconosciuti ufficialmente dalle società. Questo rappresenta un punto critico non solo per il calciatore ma per l’intera gestione dei rapporti tra squadre e il loro seguito più accanito.
Contesto e riflessioni
Queste vicende sollevano interrogativi profondi sul legame tra il calcio professionistico e il tifo organizzato, portando alla luce una realtà fatta di passioni, ma anche di regole molto strette che regolano il comportamento di calciatori e tifosi. La sfida che si presenta alle società calcistiche, alle autorità sportive e giudiziarie è quella di bilanciare l’amore incondizionato per il gioco con la necessità di mantenere ordine e legalità in uno degli ambienti più caldi e appassionati dell’intera sfera sportiva italiana.
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