Il Milan può vincere il derby… ecco come: la mossa a sorpresa di Fonseca

Fonseca si gioca il tutto per tutto nel derby e, secondo le ultime indiscrezioni, starebbe valutando una mossa a sorpresa per imbrigliare Inzaghi.

L’attesa è terminata, il gong di fine ricreazione riecheggia nel cielo di Milano che si prepara ad accendere i riflettori sul derby della Madonnina. I nerazzurri arrivano all’appuntamento con il vento in poppa, sospinti da tanto ottimismo e da ben sei derby vinti in faccia ai rossoneri che, al contrario, appaiono debilitati e scarichi mentalmente. L’esito, per tanti, sarebbe già scritto e il destino di Fonseca già segnato ma, è bene ricordarlo, il derby non segue le logiche generali e può regalare sorprese, anche le meno attese. Il Milan può vincere la stracittadina: lo dicono le statistiche, la cabala e un dolce parallelismo con un derby giocato esattamente 40 anni fa.

Fonseca a rischio esonero

Il futuro di Fonseca è legato a doppio filo all’esito del derby, inutile negarlo o girarci attorno. La Gazzetta dello Sport, sulle proprie colonne, ha avanzato l’ipotesi di esonero a prescindere dal risultato con l’Inter. Insomma, il mister rossonero è più in bilico che mai ma, al contrario delle aspettative di qualcuno, non intende gettare la spugna prima di aver giocato ogni carta a propria disposizione. In conferenza stampa ha detto di non badare ai nomi accostati alla sua panchina, seppur effettivamente ne siano gravitati tanti sulla sua testa negli ultimi giorni. I tifosi ne chiedono l’esonero nel più breve tempo possibile, esprimendo voto favorevole alle candidature di Allegri e Sarri ma, che piaccia o meno, questa sera siederà ancora lui in panchina. Sarà l’ultima partita da allenatore del Milan? Intanto il mister prepara il piano per sorprendere Inzaghi…

Abraham come Hateley, 40 anni dopo…

Abraham come Hateley: ancora un derby deciso da un inglese? Le ultime indiscrezioni parlano di un Fonseca pronto a stupire tutti questa sera, schierando l’inedita coppia d’attacco formata da Morata e Abraham. Niente 4-2-3-1, ma un rivoluzionario 4-4-2 o addirittura un 4-2-4. Quanti parallelismi con quel 28 ottobre dell’1984, quando all’ombra della Madonnina si respirava l’aria dell’ennesima debacle rossonera nel derby che però Hateley, sovrastando Collovati con uno stacco imperioso, ribaltò l’esito di una partita il cuo esito appariva già scritto. Il Milan vinse 2-1, dopo 9 risultati consecutivi senza vittorie e caratterizzati da 6 sconfitte e 3 pareggi. Dopo 40 anni i rossoneri si apprestano a schierare un altro attaccante dal passaporto britannico, che ama il Milan e che ha già annunciato di voler dare il 100% per lasciare il segno proprio contro l’Inter. L’idea di Fonseca di schierare la doppia punta contro l’Inter può rivelarsi una mossa vincente. Azzardata, senz’altro, ma altrettanto interessante da un punto di vista tattico. Abbiamo infatti ammirato la capacità di Pulisic di giocare a sostegno del centrocampo, offrendosi come punto di appoggio di qualità in fase di inizio azione, così come conosciamo l’abilità di raccordo di Morata tra i reparti. La presenza di Abraham consentirebbe così di non perdere profondità e al contempo di avere qualità e dinamicità in mediana, aggredendo l’Inter in fase di inizio azione. E’ decisamente una mossa a sorpresa quella studiata da Fonseca ma che, sul campo, potrebbe rivelarsi vincente. Abbiamo infatti evidenziato che quando il Milan è attaccato va in grosse difficoltà, non riuscendo ad arginare le scorribande avversarie. Ragion per cui non avrebbe senso ergere barricate difensive, parcheggiando il tanto abusato pullman davanti alla porta. L’esito sarebbe negativo, esattamente come accadde a Pioli il 6 febbraio 2003 quando schierò il Milan con un inedito 3-5-2- per limitare i danni e ne conseguì una partita senza nemmeno un tiro in porta e con zero punti in saccoccia. Fonseca preferisce attaccare anziché consegnarsi all’avversario, e questa scelta di coraggio può premiare perché questo Milan quando ha possibilità di aggredire la porta avversaria può far male davvero.