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Fabio Capello sul Milan: “Se hai problemi a destra non..”

Fabio Capello

Nel calcio, la costruzione di una squadra vincente richiede non solo talento e dedizione, ma anche una visione strategica che metta insieme i pezzi giusti nel puzzle tattico. Recenti dichiarazioni di Fabio Capello sul Milan, squadra che in passato ha guidato alla gloria, offrono uno spunto di riflessione approfondita sulla gestione dell’organico e le scelte tattiche che possono fare la differenza tra il mantenere l’alto livello di una squadra campione d’Italia e il rischio di smarrire la strada verso il successo.

Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani
Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani

Strategie e dubbi

Il fulcro dell’argomento toccato da Capello si centra sulla gestione del dopo-vittoria. Dopo aver ottenuto lo scudetto, la logica vorrebbe che si rafforzi la base che ha permesso di raggiungere tale traguardo. Invece, secondo l’ex tecnico rossonero, sembra che il Milan abbia intrapreso una strada diversa, facendo a meno di giocatori fondamentali nel mezzo campo che hanno contribuito al successo della passata stagione. L’assenza di figure chiave in determinati ruoli, come evidenzia l’analisi sul centrocampo e sull’attacco, solleva interrogativi sulla strategia di mercato e sulla pianificazione tattica del club.

Il dilemma del centravanti

Capello tocca un tema cruciale nel calcio moderno: il ruolo del centrattacco. Confrontando Olivier Giroud e Alvaro Morata, emergono considerazioni tattiche rilevanti. Giroud, descritto come un classico numero 9 d’area, è contrapposto a Morata, il quale offre caratteristiche diverse che non sempre corrispondono all’archetipo del centravanti di riferimento. Questa analisi solleva questioni sulle scelte fatte dalla dirigenza e dall’allenatore nella costruzione della fase offensiva del Milan.

Acquisti e potenzialità

Mentre alcuni acquisti recenti come Reijnders, notato positivamente durante l’ultimo Europeo, e Pulisic, definito come un eccellente attaccante, sono stati accolti con favore, persistono dubbi sulla completa integrazione e utilizzo ottimale di giocatori come Loftus. Capello sottolinea l’importanza di definire chiaramente i ruoli e le aspettative per ciascun giocatore, un elemento che sembra mancare nell’attuale organizzazione tattica del Milan.

Vendite discutibili

La cessione di Kalulu alla Juventus rappresenta un ulteriore elemento di perplessità per Capello. La sua immediata affermazione in una squadra avversaria e l’attuale contributo positivo sollevano interrogativi sulla valutazione del talento e sulle decisioni di mercato del Milan. Queste scelte, se mal calcolate, possono influire negativamente sulla coesione e sul rendimento della squadra.

Alla ricerca di un’identità di squadra

Sopra tutto, ciò che emerge dalle parole di Capello è la preoccupazione per l’assenza di una chiara identità di squadra. La visione di “undici giocatori sparpagliati in campo” anziché un’unità coesa suggerisce la necessità di un esame approfondito delle scelte tecniche e tattiche e della loro implementazione in campo. La stabilità e la coesione di una squadra sono fondamentali per replicare e superare i successi ottenuti, ponendo le basi per un futuro vincente.

In conclusione, le riflessioni di Capello sollevano questioni più ampie legate alla gestione sportiva, all’analisi del talento e alla pianificazione strategica, aspetti che il Milan e qualsiasi club aspirante alla vittoria non possono ignorare. Mentre il calcio rimane sempre un gioco dinamico e in evoluzione, le lezioni del passato e i consigli degli esperti come Capello possono offrire preziose intuizioni per navigare nel complicato mondo del calcio moderno


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