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Calcioscommesse, Di Livio non ci sta: “Sono dei bimbim*****a, esistono dei divieti, probabilmente non giocheranno per un po'”


L’ex centrocampista Angelo Di Livio non usa parole tenere per i giocatori indagati per scommesse su siti illeciti.

Angelo Di Livio ha detto la sua sul caos scommesse a cityrumors.it. “Non è che ci siano tante cose da dire, sono dei bimbi minchia, nel vero senso della parola, senza se e senza ma. E non mi frega nulla se ci rimangono male, sono dei bimbi minchia e basta. Sono deluso da questi ragazzi, da questa generazioni che c’è adesso perché è una generazione di bimbi viziati e non uso il termine bimbi a caso, perché solo i bambini possono permettersi di fare delle cose senza sapere le conseguenze perché imparano, ma loro non sono bambini, sanno bene quello che fanno e sanno altrettanto bene che se lo fanno sbagliano. È una generazione di viziati e non li capisco proprio, sanno che c’è un divieto, che esistono dei comandamenti e delle regole e devono rispettarle. Loro poi rappresentano anche un esempio per i più giovani e sono chiamati a rispettare certe regole. E che fanno? Scommettono sulle gare? Ma per favore”.

Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo

Le possibili conseguenze

“Non servono esperti che vigilano. Non è che uno possa controllarli e seguirli col bastone, pronto a dare loro una bastonata quando si comportano male. Ognuno di loro sa come ci si deve comportare. Conoscono le regole, sanno quello che è giusto e quello che è sbagliato, quello che si può e non si può fare. Devono essere in grado di gestirsi. Zaniolo e Zalewski? Credo che prenderanno una punizione, che meritano. Verranno fermati e probabilmente, non giocheranno per un po’ a causa di una squalifica, devono capire che hanno fatto un grave errore”.


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