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Pulisic: “Il Milan è un ulteriore passo in avanti nella mia carriera, ammiro molto Kakà, posso fare il trequartista o l’ala”

Christian Pulisic

Il centrocampista americano spiega chi sono stati i suoi modelli ed in che ruolo preferisce giocare.

MilanTv ha intervistato il nuovo acquisto del Milan Christian Pulisic. “Sono molto emozionato di unirmi a un club così grande, le emozioni sono tante: sono molto orgoglioso di essere qui con mio padre e il mio agente. Non vedo l’ora di cominciare sul campo. Ho fatto tante grandi esperienze e questo è un altro grande step per me: giocare in questo importante campionato in Italia, giocare in Champions League con un Club così grande mi aiuterà a fare un ulteriore passo avanti nella mia carriera e a crescere come persona, ma anche a conoscere una nuova cultura, imparare l’italiano. Voglio imparare tanto anche come uomo. Non avrei mai pensato di arrivare così lontano da giocare da professionista in Europa e oggi in grande club come il Milan. Sono orgoglioso e grato per tutto il supporto. Ho parlato con alcuni dei miei ex compagni al Chelsea, ho un grande rapporto con loro”.

Ricardo Kaka
Ricardo Kaka

Mi hanno raccontato solo cose belle su questo Club, onestamente: mi hanno detto che è un grande passo per me, un’opportunità gigantesca. Mi hanno detto che è un club storico con così tanti titoli vinti: mi hanno detto che sono nel posto giusto. Parlando di giocatori del Milan credo che Kakà sia stato uno dei più grandi che ho visto giocare: era un idolo per me. E’ stato bello vederlo giocare anche negli Stati Uniti (Orlando, ndr). Adoravo il suo stile e lo ammiro molto. Mi trovo bene in diverse posizioni, specialmente nella metà campo offensiva. Ho giocato tanto come numero 10, come ala destra e sinistra: mi piace creare occasioni e aiutare la squadra a segnare gol con assist e gol. Fare assist e gol è sicuramente la cosa che mi piace di più fare, aprendo il gioco con i dribbling o con movimenti a tagliare la difesa. Credo di poter mostrare tante qualità in queste posizioni. Zlatan è stato un grande giocatore e l’ho guardato tanto. Un altro che ha giocato negli Stati Uniti e poi è tornato qua al Milan: è un’icona del calcio. Il mio primo numero era il 22 ma ho visto che l’11 era disponibile e mi sono detto: è la metà di 22. Sono carico”.


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