Furlani: “Stadi problema tutto italiano, RedBird è un investitore seriale nei media e nello sport”

L’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha parlato del suo ruolo e della questione stadi.

The Athletic ha realizzato un’interessante intervista a Giorgio Furlani; eccone alcuni estratti. “Stadi? Questo è un problema tutto italiano. In Spagna costruiscono stadi. In Francia costruiscono stadi. In Portogallo costruiscono stadi. In Turchia costruiscono stadi. L’Italia deve cercare di capire come fare per realizzare gli stadi. C’è una legge sugli stadi. Il senso è che se sei bloccato, c’è un modo per accelerare e tagliare le lungaggini burocrazia, ma non funziona. Ci sono diversi gruppi proprietari disposti a investire denaro. Di solito si tratta di gruppi proprietari stranieri, quindi di capitali esteri”.

“È denaro che entra nel Paese per lo sviluppo, le infrastrutture, la creazione di posti di lavoro, il PIL, il branding – e di fatto il sistema dice: ‘Non vogliamo i vostri soldi’. La gente dice che svolgere la funzione di amministratore delegato del club per cui si tifa dev’essere il lavoro dei sogni. Io ho sempre detto: ‘Guarda che il lavoro dei sogni era quello di attaccante’. È molto speciale e un po’ difficile da descrivere. È un onore e una responsabilità. Storicamente  il calcio è un’industria di decisioni emotive, guidate dall’istinto. ‘Cosa dicono i media? Cosa vogliono i tifosi?’. I club tendono a seguire l’istinto e poi a razionalizzarlo a ritroso, creando una logica per esso quando la logica non c’è. Elliott ha fatto quello che gli riesce meglio, cioè la fase di turnaround. RedBird è un investitore seriale nei media, nello sport e nell’intrattenimento. La convergenza di questi tre aspetti può portare il club a un livello superiore“.