Cessione Milan: RedBird si avvicina al closing

RedBird Capital sarà definitivamente la nuova proprietà del Milan da questo autunno, il closing è previsto per settembre.

Gerry Cardinale, amministratore delegato di RedBird, ha già espresso i suoi progetti da quando sarà il proprietario del Milan, aspirando ad un futuro roseo per il club. L’intenzione è quella di dare continuità al progetto avviato da Elliott , che ha riscosso così tanto successo, portando lo scudetto.

La Gazzetta Dello Sport riporta alcuni dettagli sulla trattativa che porterà al definitivo passaggio di proprietà . La valutazione del club e successivamente l’acquisizione è di 1,2 miliardi di euro, parte dei quali sarà finanziata da un prestito che lo stesso Elliott darà a RedBird a un tasso di interesse del 7%.

In base al mercato, questo è un tasso di interesse relativamente basso ed è un modo per Elliott di mantenere un certo controllo sul club e anche per RedBird di ritardare parte del pagamento dell’acquisizione. Non è certo una soluzione insolita e in questo caso è perfetta per entrambe le parti.

Il prestito del venditore sarà valutato tra i 200 e i 600 milioni di euro, a seconda di quanto Cardinale sarà in grado di raccogliere dagli investitori. È possibile il prestito potrebbe arrivare a 600 milioni di euro, il che rafforzerebbe il legame tra Elliott e RedBird.

Nell’ambito del vendor loan, Elliott potrà nominare anche due membri nel consiglio di amministrazione e molto probabilmente saranno Gordon Singer e Giorgio Furlani, anche se su quest’ultimo mancano ancora conferme.

Infine, è ancora da risolvere la questione dell’azionista di minoranza Blue Skye che ha sporto denuncia per alcune irregolarità nella vendita a RedBird da parte a di Elliott nelle ultime settimane. Tuttavia, Elliott non è preoccupato e una società , l’Arena Investors, che ha aiutato Blue Skye a raccogliere fondi ha difeso il fondo americano. Blue Skye manterrà il diritto della quota del 4%, ma non influirà sul cambio di proprietà.