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Milan, Zaccheroni: “Verona la partita più insidiosa delle tre”

esultanza Milan

L’ex tecnico del Milan Alberto Zaccheroni ha parlato del momento del Milan e delle sue possibilità di vincere lo scudetto.

Intervistato da Milanews.it l’ex allenatore del Milan Alberto Zaccheroni, che ha vinto uno scudetto con i rossoneri ha parlato del momento del Milan e delle ultime tre partite che lo separano dallo scudetto.

Stefano Pioli

Queste le sue parole al sito:

Zaccheroni, possiamo parlare di partita Scudetto?

“Più che di partita Scudetto si può tranquillamente dire che per il Milan quella di Verona è la partita più insidiosa delle ultime tre, con tutto il rispetto per Atalanta e Sassuolo. Gli scaligeri non hanno grandi ambizioni di classifica ma sono agguerriti e hanno acquisito una mentalità importante nel tempo”

Cosa servirà ai rossoneri per venirne a capo?

“Basterà fare il Milan. Scendere in campo con il piglio giusto, non pensare all’Inter, non pensare a nient’altro che alla partita. Tolti Ibrahimovic e Giroud, i calciatori rossoneri hanno bacheche da riempire, hanno fame di successi. Servirà la rabbia giusta”.

Qualora i rossoneri dovessero mantenere il primato, anche a parità di punti visti gli scontri diretti, sarebbe una grande ipoteca per il tricolore?

“Decisamente sì. A quel punto la strada sarebbe in discesa, non voglio ripetermi ma Verona è la tappa più delicata di questo finale”.

Crede nei riferimenti passati alla “Fatal Verona”?

“Il passato e i tabù non scendono in campo. Gli Scudetti persi in passato fanno parte di altre epoche e io sono l’anti-scaramantico per eccellenza”.

Si affiderebbe ad un Ibrahimovic dal primo minuto?

“No, ritengo che Stefano Pioli lo stia gestendo molto bene. L’Ibrahimovic visto ora è ancora lontano dalla miglior condizione e chi sta giocando al suo posto sta facendo bene. Inoltre, il Milan è una squadra che va poco sul fondo, l’imbuto centrale è sempre molto affollato. Lo stesso Giroud, in alcuni tratti, fa fatica con questo sistema”

Leao le ricorda un po’ il suo Weah?

“Per prima cosa sarebbe da dire che Weah era già in fase calante quando io arrivai al Milan mentre Leao sta esplodendo proprio ora”

E lo sta facendo bene?

“Benissimo. E’ un portento, ha mezzi da grandissimo giocatore. E’ tangibile la gestione di Pioli ma soprattutto l’impatto caratteriale di Paolo Maldini che conosco benissimo. Lo stanno facendo diventare un professionista a tutto tondo. Ha il futuro davanti questo ragazzo”.

Quali sono i volti di questo Milan primo in classifica?

“Ne dico due, Tomori e Kalulu. Stanno componendo una coppia centrale granitica e ricordiamoci che non è facile sostituire uno come Kjaer. Tomori lo vidi subito lo scorso anno e capimmo un po’ tutti che eravamo alla presenza di un top player a livello difensivo. Kalulu si sta rivelando addirittura migliore da centrale che da terzino”.

Cosa direbbe ai calciatori prima di scendere in campo?

“Cogliete l’attimo perché può essere l’anno giusto”.


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