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Ziliani: “Il Milan di oggi non è una società seria, se lo fosse terrebbe Leao e Theo con stipendio al minimo sindacale”

Paulo Fonseca

Il giornalista Paolo Ziliani si scaglia contro l’allenatore portoghese ed i due calciatori della catena di sinistra del Milan.

Paolo Ziliani a Palla Avvelenata ha detto la sua sul fattaccio accaduto ieri all’Olimpico che ha visto Leao e Theo Hernandez separarsi dal gruppo durante il cooling break. “Siccome mi conoscete e sapete che dico sempre quel che penso senza troppi giri di parole, la mia opinione dopo Lazio-Milan 2-2 di ieri sera è che una società seria (ma il Milan di oggi non lo è più), dopo quel che è accaduto al momento del cooling break al minuto 72, e cioè il fatto che Leao e Theo Hernandez – che Fonseca aveva inizialmente escluso di formazione. E che erano poi subentrati assieme a Musah e ad Abraham costruendo l’azione del gol del 2-2 – si sono platealmente rifiutati di unirsi al gruppo davanti alla panchina dove Fonseca era impegnato a dare le ultime istruzioni tattiche. E anzi si sono addirittura polemicamente portati sul lato opposto del campo a dispetto di un compagno che accortosi della cosa li richiamava a gesti e a gran voce”.

Theo Hernandez e Alvaro Morata
Theo Hernandez e Alvaro Morata

La bordata

“Dopo quel che è successo al cooling break e dopo quel che è successo a fine partita, quando Fonseca ai microfoni delle tv ha minimizzato l’accaduto dicendo che non c’era nessun caso. I due giocatori erano appena entrati e non sentivano alcun bisogno di dissetarsi (peccato che Theo ripreso in primo piano non abbia fatto altro che bere da una bottiglietta). Come se non fosse comunque importante per i giocatori restare in gruppo, come Musah e Abraham hanno fatto, e ascoltare quel che l’allenatore aveva da dire. Dopo ciò che è successo ieri, dicevo, se il Milan fosse una società seria annuncerebbe di aver messo fuori rosa, e al minimo di stipendio per un mese, Leao e Theo Hernandez. E di avere sollevato dall’incarico l’allenatore Paulo Fonseca“.


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