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Viscidi: “Ecco perché Yamal gioca in Prima Squadra e Camarda no, e comunque ci sono anche Liberali e Mosconi”

Il coordinatore delle nazionali giovanili Maurizio Viscidi ha detto la sua anche su Francesco Camarda.
A Rai Radio 1 Maurizio Viscidi ha parlato dei grandi risultati delle nazionali italiane giovanili ma non solo. “Abbiamo fatto risultati incredibili nell’ultimo anno. Siamo vice campioni del mondo Under 20, campioni d’Europa in carica Under 19 e freschi campioni d’Europa under 17. Vuol dire che del talento e della qualità c’è. Poi c’è un salto, troppo grande tra la Primavera e la prima squadra. E molte volte ci sono anche delle colpe nostre che lavoriamo nei settori giovanili, nel senso che non diamo alle prime squadre dei giocatori tecnicamente validi”.
La previsione
“I risultati della Nazionale A sono frutto dei risultati delle giovanili a distanza di 5-6 anni. È un po’ come fosse uno tsunami: nel momento in cui c’è un terremoto, sai che arriverà un’onda, ma non è immediata. Noi 5-6 anni fa con la Spagna eravamo in difficoltà e adesso lo siamo ancora. Come scuola calcistica, la Spagna è superiore a noi nel possesso e nei duelli. Il calcio è fatto di uno sport di passaggi e di duelli, se noi li alleniamo male poi paghiamo le conseguenze. Questi risultati avuti nell’ultimo anno li ritroveremo, ma ci vogliono ancora 4-5 anni di tempo per vederli concretizzati in prima squadra. E se non si concretizzeranno, allora il problema non sarà più tecnico ma di un’altra natura, cioè quello relativo all’inserimento e al minutaggio di giovani”.

Il paragone Yamal-Camarda
“L’anno scorso contro di noi Yamal ha fatto l’Europeo Under 17 ed era già un giocatore di talento. Perché Yamal gioca titolare nella Spagna? Per la qualità individuale, ha un uno contro uno devastante. Se nei settori giovanili non lavoriamo su queste qualità, diventa un problema. Camarda ha già debuttato nel Milan, gli hanno già fatto fare un percorso importante, il Milan ci crede molto. Ha spostato gli equilibri all’Europeo Under 17, ma non solo lui: anche Mosconi, Liberali, gente di grande talento. Dobbiamo dar loro la possibilità di giocare. Se giochi un calcio tecnico propositivo, vedrai che i giovani riescono a giocare. Ma molte volte gli allenatori italiani vengono valutati solo per i punti in classifica e non per la valorizzazione del patrimonio, si sentono spesso sulla graticola, temono l’esonero e quindi si affidano a giocatori esperti. Va rivista tutta la programmazione”.
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