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Verso Milan-Juventus. Fonseca contro Motta e sorprese in formazione

Paulo Fonseca

Sabato alle 18 il Milan si gioca contro la Juventus il probabile ultimo treno per rimanere in corsa per la lotta scudetto e Paulo Fonseca non vuole farsi trovare impreparato.

Nel calcio italiano, il confronto tra giganti non si riduce mai a una semplice partita. È una questione che va ben oltre i 90 minuti regolamentari, coinvolgendo strategie, filosofie e visioni di gioco che si scontrano e si sovrappongono.

Questo sabato San Siro diventerá l’arena dove due visioni del calcio, incarnate dagli allenatori Paulo Fonseca e Thiago Motta, si mettono alla prova in un match che porta con sé non solo la promessa di un grande spettacolo ma anche la responsabilità di dimostrare il percorso di crescita intrapreso da Milan e Juventus.

La sfida tattica

Paulo Fonseca e Thiago Motta, alla guida rispettivamente del Milan e della Juventus, rappresentano due facce della stessa moneta nel loro intento comune di ripensare e rinvigorire le fortune delle loro squadre. Fonseca attinge meno dalla ricerca della verticalità optando per un gioco che privilegia possesso e palleggio. La sua formazione, solitamente schierata in un 4-2-3-1, vede protagonisti come Tijjani Reijnders nel ruolo di regista e Youssouf Fofana a presidio della difesa.

La novità tattica di Motta

Dall’altra parte, con Motta, la Juventus ha mostrato un approccio aggressivo, basato su di una costante pressione e dal gioco sulle fasce, caratterizzato oltre che dalla tattica, anche dall’introduzione di giovani promesse come Nicolò Savona e Samuel Mbangula. La filosofia di Motta pare fondarsi su un entusiasmante mix di coraggio e freschezza, confermando l’idea che i giovani siano spesso vettori di innovazione e cambiamento.

Thiago Motta
Thiago Motta

Questioni aperte e strategie future

Tuttavia, l’entusiasmo tattico di entrambi gli allenatori non nasconde i nodi ancora da sciogliere. Il Milan, nonostante la sua configurazione offensiva, mostra criticità in fase di non possesso, pagando a volte la scelta di posizionare fino a quattro attaccanti nell’undici titolare. Proprio per questo Fonseca potrebbe ripensare la sua mediana con l’introduzione del terzo centrocampista e, più precisamente, Loftus-Cheek. Contrariamente, la Juventus di Motta ha dovuto fare i conti con l’esigenza di bilanciare una maggiore cautela difensiva alla sua propensione all’attacco, specialmente dopo alcuni pareggi con troppe reti subite che hanno raffreddato l’iniziale ardore stagionale.


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