Vasquez esplode ad Empoli e rivela qualche retroscena; il Milan rischia di perderlo

I rossoneri hanno girato il giovane portiere ai toscani con la formula del prestito con diritto di riscatto: manca però il contro-riscatto.

In un mondo del calcio dove le carriere possono prendere direzioni inaspettate, la storia di Devis Vasquez, attuale portiere dell’Empoli in prestito dal Milan, emerge come un racconto di determinazione, sogni e opportunità.

L’inizio di un sogno

Vasquez ha parlato ai canali ufficiali del club toscano e, riflettendo sul suo percorso, ammette che non aveva previsto l’ascesa della sua carriera, dopo che questa aveva preso avvio in maniera quasi casuale dopo un provino suggerito da un amico. Questo momento ha acceso in lui un desiderio; successivamente ha rivelato che, sin da giovane, il suo obiettivo fosse di giocare in Italia, obiettivo accompagnato dall’impegno di apprendere bene l’italiano.

L’avventura in toscana

Il paraguaiano ha elogiato il suo attuale club per la capacità di valorizzare i giovani talenti e prepararli per sfide maggiori. Il portiere esalta il ruolo cruciale dello staff tecnico e in particolare dell’allenatore Roberto D’Aversa, che definisce “molto diretto” e attento al benessere e alla crescita dei suoi giovani calciatori.

Il rapporto col Milan e gli scenari futuri

Con una chiara nostalgia, Vasquez ricorda la gioia provata alla notizia dell’interesse del Milan per lui. Questo momento ha rappresentato non solo la realizzazione di un sogno ma anche il coronamento di anni di duro lavoro e dedizione. La sua partecipazione al torneo di Viareggio nel 2017 fu un primo assaggio del calcio italiano, una esperienza formativa che ha definitivamente orientato il suo cuore e la sua carriera verso l’Italia. Il Milan lo ha ceduto in prestito con diritto di riscatto per 1 milione di euro: se l’Empoli deciderà di riscattarlo, i rossoneri non potranno impedire la sua cessione.