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Sheva rimpiange Maldini al Milan e spiega cosa manca alla squadra di Fonseca
Sheva, il grande campione ucraino del Milan, ha offerto un punto di vista sui rossoneri decisamente molto singolare.
Sheva e il Milan hanno scritto pagine di calcio davvero straordinarie, ricche di successi e vittorie nonché di notti europee da far tremare di emozione i cuori rossoneri pur a distanza di anni. L’ucraino, pallone d’oro nel 2004, è stato senza dubbio uno dei più attaccanti della storia rossonera.
Recentemente ha rilasciato alcune interviste in cui parla di Milan, sia in ottica passata che presente. Alcune sue considerazioni faranno senza dubbio molto eco considerando il periodo poco virtuoso degli uomini di Fonseca.
Un legame mai interrotto con il Milan
Sheva e il Milan sono uniti più che mai. Nonostante siano passati anni dal suo ritiro, il campione ucraino ha conservato gelosamente nel proprio cuore i ricordi del suo Milan e le tante vittorie che hanno segnato i suoi anni in rossonero. Sul suo viso nascerà sempre un sorriso al solo ricordo della squadra dei “meravigliosi” di cui faceva parte, sotto la guida di Carlo Ancelotti. A conferma di tutto ciò nelle ultime ore, in occasione del suo ingresso nella Hall of Fame rossonera, l’ex numero 7 rossonero ha scritto una lettera al Milan che ha davvero emozionato e commosso, al ricordo di anni così gloriosi per il Club.
Su Maldini e il Milan di Fonseca
Sheva, intervenuto ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, ha affermato che “Maldini è il Milan, e che sia ovvio che manchi. Ha chiuso la carriera a 41 anni battendo ogni record e vincendo tutto”. Sul Milan di oggi, guidato da Paulo Fonseca, ha invece sottolineato che sia una squadra a cui “manca continuità. Difficile dirlo da fuori, ma credo stia tutto nella testa”. Un’impressione diffusa e che trova l’appoggio di molti tifosi e opinionisti. Il Milan sembra infatti peccati proprio in questo aspetto, dettagli che se non rivisto può essere la causa di una stagione con molti più scuri rispetto agli alti.
Il riconoscimento e il contributo al calcio italiano
L’inserimento di Shevchenko nella Hall of Fame del calcio italiano non è solo un onore personale ma un’occasione per ricordare e ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con lui questa avventura: compagni di squadra, dirigenti, tifosi, e le figure chiave che l’hanno supportato come la famiglia Berlusconi, Adriano Galliani, Ariedo Braida e i Maldini. È un momento che celebra i valori di amicizia e rispetto che il calcio può creare, in questo caso a forti tinte rossonere.
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