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Ravezzani: “Ibra è il dirigente di sé stesso, un non dirigente, l’ambiente Milan è già imploso”

Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani

Il giornalista Fabio Ravezzani sostiene che la scelta di Cardinale di chiamare lo svedese si sta rivelando sbagliata.

MilanNews.it ha intervistato Fabio Ravezzani che ha avuto parole per nulla tenere sulla dirigenza del Milan. “2 punti in 3 partite non se li aspettava nessuno, anche perché il Milan ha trovato in queste tre giornate delle avversarie abbordabilissime e ha raccolto appena due punti in tre partite. E poi c’è modo e modo per ottenere così poco, può esserci l’attenuante della sfortuna, i pali, gli arbitri. Invece questo Milan non ha niente a cui attaccarsi”.

Geoffrey Moncada
Geoffrey Moncada

Sull’ex attaccante svedese

“Ibrahimovic ha dimostrato di essere dentro di sé non un dirigente. Lui è il grande dirigente di se stesso, si sa valorizzare ed è mediaticamente affascinante. Ma il dirigente elimina l’io per il noi ed è paradossale pensare che Cardinale aveva mandato via Maldini proprio in nome di una gestione collegiale. E cosa fa invece? Mette Ibra, che dopo Cristiano Ronaldo la persona con l’ego più ipertrofico del calcio mondiale, a capo di tutto. Se diventa l’uomo solo al comando e poi va in vacanza, si fa i selfie e li posta sui social non può certo dare l’impressione di essere un dirigente”.

Il vero problema

Questo si riverbera in un ambiente che è già imploso. Perché se Fonseca entra in collisione con i due calciatori principali della rosa è necessario intervenire per ricomporre le tessere del mosaico. Il problema del Milan temo che non sia tanto l’allenatore, quanto il dirigente”.


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