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Rafa Leao ed il tabù Juventus. Il portoghese per sé e per il Milan

Rafa da Madrid in poi ha cambiato marcia e tra assist, gol e prestazioni convincenti è pronto a riprendersi San Siro ma per farlo dovrá abbattere un suo personale tabù.
Le sfide tra Milan e Juventus hanno sempre rappresentato momenti cardine della Serie A, catalizzando l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori per le loro implicazioni in classifica e per l’intensità agonistica e la rivalitá.
Una delle figure chiave in queste partite, negli ultimi anni, è stata senza dubbio Zlatan Ibrahimovic, il cui contributo si è dimostrato decisivo in più di un’occasione quando indossava la maglia rossonera. Tuttavia, il focus si sta spostando su un altro protagonista che si è ripreso recentemente le luci della ribalta: Rafa Leao.
L’esempio di Zlatan
Zlatan Ibrahimovic è un nome che evoca potenza, tecnica e un incredibile istinto realizzativo. Durante le sue apparizioni in maglia rossonera nei match contro la Juventus, l’attaccante svedese ha sempre saputo come essere decisivo, lasciando il segno con due reti realizzate a San Siro nelle stagioni 2010-11 e 2019-20. Con un totale di 163 presenze con il Milan, Ibrahimovic è diventato una colonna e un punto di riferimento per la squadra ed un giocatore che si ricorderà per gli anni a venire ma ora tocca a Rafa.
Rafael Leao: un tabù da spezzare
Spostando l’attenzione ai giorni nostri, Rafael Leao emerge come un vero e proprio simbolo di rinascita. L’attaccante portoghese, acquistato dal Milan nell’estate del 2019 dal Lille, ha mostrato una crescita esponenziale dopo una partenza stagionale difficiles ma ora gli manca un acuto fondamentale: un gol ad una big. Leao ha in carriera realizzato una sola rete alla Juventus, il 7 luglio 2020 (in pieno periodo stadi chiusi causa COVID) nella rimonta del diavolo per 4-2 sui bianconeri ed ora ha una grande occasione per aggiornare il suo score di 61 reti in 224 partite col Milan.

Continuare il riscatto
Gli ultimi mesi hanno visto Leao affrontare delle sfide importanti, comprese tre partite da panchinaro che, invece di abbatterlo, hanno sembrato motivarlo ancor più, complice anche l’attenta gestione di Paulo Fonseca. La sua risposta è stata impressionante: una prova superlativa a Madrid in Champions League e una doppietta contro il Cagliari in campionato, per non parlare del gol con il Portogallo contro la Polonia. Tutti segnali che indicano come Leao sia tornato a brillare ma ora è necessario tornare a farlo a San Siro e contro una storica rivale come la Juve.
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