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Calciomercato

Rabiot ancora senza squadra: il suo ingaggio è alto per tutti, anche per i club inglesi

Adrien Rabiot

I rossoneri non possono in nessuno modo accontentare le richieste del francese e della madre-agente.

Il futuro del centrocampista francese Adrien Rabiot continua ad essere incerto. Dopo aver concluso il proprio contratto con la Juventus, il giocatore si trova in una situazione alquanto inusuale e paradossale: nonostante l’indiscusso talento e i successi a livello internazionale sia in club che con la nazionale francese, Rabiot rimane senza squadra.

La questione economica

La problematica fondamentale nella ricerca di una nuova destinazione per Rabiot sembra essere di natura economica. Il calciatore e il suo entourage, guidato dalla mamma-agente Veronique, hanno posto richieste finanziarie considerevoli, propendendo per un ingaggio da superstar. Il tentativo della Juventus, tramite il direttore tecnico Giuntoli, di rinnovare il contratto mantenendo le cifre dell’ultima stagione, circa 8 milioni netti annui, non ha incontrato il favore del giocatore e della sua rappresentanza. La richiesta di Rabiot gira intorno ai 14 milioni di euro lordi annui, cifra ritenuta troppo esorbitante anche per i club più facoltosi della Premier League.

La Premier League: un sogno lontano

Il desiderio di Rabiot di approdare al campionato inglese è ben noto, ma la sua richiesta salariale ha frenato le ambizioni di Manchester United, Arsenal e Newcastle; come riporta givemesport.com. Queste squadre, inizialmente interessate a sfruttare l’opportunità di un trasferimento a parametro zero, hanno dovuto fare i conti con le esigenze economiche del francese, reputate oltre le proprie possibilità. L’interesse, quindi, si è raffreddato di fronte a cifre che supererebbero i 42 milioni di euro in 3 anni, rendendolo un investimento oneroso.

I pensieri dei rossoneri

Il Milan, dal canto suo, dopo aver esplorato la possibilità di accogliere Rabiot, si è ritrovato a dover abbandonare la pista a causa delle stesse problematiche economiche. Tuttavia, la porta non è completamente chiusa: si lascia spazio a una potenziale ripresa dei dialoghi qualora ci fosse da parte del giocatore un ripensamento riguardante le sue pretese salariali.


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