Prima il rinnovo, poi la clamorosa cessione a giugno: il Milan ha “deciso” il piano per un addio pronto a far discutere

Prima il rinnovo, poi la clamorosa cessione a giugno. Il Milan starebbe valutando una mossa decisamente controversa per il prossimo mercato.

Il Milan, scosso dalla cocente eliminazione dalla Champions League, ha avviato una fase di analisi intensa per pianificare le prossime mosse. Le decisioni da prendere spaziano dal mercato alle modifiche ai vertici societari, con un clima che a Via Aldo Rossi è caratterizzato da un profondo cambiamento in arrivo. Le recenti dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic sembrano confermare una direzione ben definita per il futuro del club. Inoltre, le ultime indiscrezioni riportate dal Corriere della Sera rivelano un quadro complesso e articolato, suggerendo che le sfide da affrontare siano molteplici e che ogni scelta futura sarà decisiva per il Milan.

Prima il rinnovo, poi la clamorosa cessione a giugno

Mike Maignan, il guardiano della porta rossonera che solo due anni fa era considerato tra i migliori al mondo nella sua posizione, si trova oggi al centro di speculazioni e riflessioni da parte della dirigenza del Milan. Il suo attuale contratto, che gli garantisce un salario di 3,2 milioni di euro netti a stagione, è in scadenza nel giugno del 2026. Nonostante un 2025 difficile, caratterizzato da prestazioni sotto le attese e errori clamorosi, il discorso di un rinnovo contrattuale è sul tavolo. Questo potrebbe portare a un accordo esteso fino al giugno 2028, potenzialmente aumentando il valore di mercato del giocatore in vista di una possibile vendita già nell’estate prossima.

Il Milan apre alla cessione a questa cifra

Il calo di rendimento di Maignan ha colto tutti di sorpresa. Da eroe dello Scudetto del 2022 a fonte di incertezze, il francese ha vissuto momenti complicati, culminati in errori che hanno avuto un peso non indifferente su alcune partite cruciali. Non solo sul campo: il suo valore di mercato ha subìto una drastica riduzione, passando da quotazioni che sfioravano gli 80 milioni di euro a meno della metà. In questo contesto, il Milan valuta le proposte, consapevole che la situazione attuale richiede una strategia attenta per salvaguardare gli interessi economici e sportivi del club.