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Pioli: “Domani inizia un nuovo campionato, dobbiamo arrivare tra le prime 4, Ibra…”
Il tecnico del Milan accetta le critiche che gli stanno piovendo addosso ma è voglioso di voltare pagina dalla gara di domani in poi.
Domani c’è Milan-Torino e quindi Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa. “Ibrahimovic sta meglio. L’autonomia è quasi nulla perché ha fatto un mezzo allenamento e la rifinitura di oggi. Il suo ruolo è di grande motivatore e grande giocatore. Domani sarà con noi e questo è importante. Leao è importante per me e per la squadra. È tornato dal Mondiale, ha dovuto giocare subito molto bene a Salerno per poi perdere un po’ di brillantezza. Sta bene, è molto più felice quando gioca; lo vedo molto motivato e molto concentrato. De Ketelaere non accuserà il cambio di modulo. Non esistono moduli vincenti, l’importante è l’interpretazione. Ibra assente in lista Champions? Non ci sono rimpianti e non ce l’ha nemmeno lui. La sua garanzia è troppo limitata. Tutti dicono tra un mese magari sarà pronto? Io posso controllare le mie scelte e cosa fanno i miei giocatori. Sacchi? Un allenatore deve valutare tutto. Ci manca una costruzione migliore dal basso e una fase difensiva più solida. Le critiche le accetto. Io devo solo pensare a far tornare a vincere il Milan”.
“Non stiamo rinnegando il percorso fatto finora. Domani sarà difficile, il Torino è una squadra molto fastidiosa per come gioca. Noi dobbiamo muoverci molto e bene. Servirà coraggio. L’impegno dei miei giocatori mi fa restare sempre positivo. Per un allenatore è una grande cosa. Maignan? La guarigione procede bene, è tornato a lavorare sul campo. La cicatrice sta guarendo bene, ma non si può dire ancora con certezza quando tornerà in campo. Tomori e Bennacer non sono disponibili per domani, ma dovrebbero tornare per il Tottenham. Ogni partita è diversa. Domani avremo posizioni diversi rispetto al derby. Contro l’Inter avevamo accettato di stare un po’ più bassi, ma è mancata la pressione forte sul possessore di palla avversario e il nostro possesso. Primo tempo negativo, meglio nella ripresa. Sono concentrato, positivo e sereno per quello che vedo dai miei giocatori. Non credo interessi come sto io, quello che interessa è come giocherà il Milan. Momenti così capitano nel calcio, bisogno continuare a credere nei miei giocatori e nel lavoro che stiamo facendo. Sappiamo di poter fare di più. Siamo partiti per rivincere il campionato, ma così non sarà. Da domani inizia un nuovo campionato e noi puntiamo ad arrivare tra le prime quattro. Dobbiamo ripartire con spirito ed entusiasmo. Mancano ancora tante partite, il campionato non finisce domani. Siamo noi i responsabili di quello che riusciremo a fare. Abbiamo avuto in campo percezioni diverse rispetto a quello che avevamo provato in allenamento. Dobbiamo pensare solo a mettere in campo la miglior prestazione possibile. Il Torino è un avversario difficile che ci ha sempre creato difficoltà. Io conosco bene i miei giocatori e so che possiamo uscire dalla crisi. Per Theo vale lo stesso discorso di Leao. Non volevo farlo giocare a Salerno e contro la Roma, ma ha dovuto giocare per forza. Ha avuto un calo fisiologico. Aver perso la finale può averlo condizionato, ma sta bene e ha voglia di dimostrare il proprio valore. Thiaw è in crescita e faccio affidamento su di lui, è un giocatore forte. Nella Francia Theo ha fatto tutta la fascia. Leao o Rebic possono svariare per il campo. La scelta di non acquistare un altro portiere è stata mia e dell’area tecnica. Non lo abbiamo preso perché abbiamo fiducia in Tata e Maignan tra poco rientrerà. Non so chi giocherà in avanti nel Torino, ma non cambieremo il nostro modo di giocare in base a questo. Ora tutti si dimenticano che Kalulu, Leao e Tonali hanno impiegato tempo per imporsi. Ogni giocatore ha il suo percorso. Il momento di squadra è difficile e quindi forse è meglio in questo momento far giocare giocatori più solidi. Ripeto che le critiche ci stanno tutte. Io so cosa devo fare, so che ho giocatori forti che vogliono reagire. Questo è quello che conta. I granata non giocano chiusi, cercano di sporcarti il palleggio fin dall’inizio dell’azione. Sarà una partita sporca con tanti duelli. Servirà tanta organizzazione e determinazione. La pressione senza palla deve essere più forte da parte di tutti. Non ci siamo riusciti nel derby, ma vogliamo proporre sempre un calcio propositivo e vogliamo continuare su questa strada“.
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