Parma senza stelle a San Siro ma Pecchia ha già in mente come fermare il Milan

Domani alle 12:30 Milan-Parma è il lunch match della ventiduesima giornata del campionato di Serie A.

In vista dell’imminente incontro di calcio che vedrà fronteggiarsi il Milan e il Parma, l’allenatore dei ducali, Fabio Pecchia, ha tenuto una conferenza stampa presso il Mutti Training Center di Collecchio.

Durante il briefing con i giornalisti, Pecchia ha offerto una panoramica delle sfide e delle strategie che il Parma adotterà contro una delle squadre più blasonate del panorama calcistico europeo, delineando anche gli aspetti legati alla formazione a causa di alcune assenze significative.

Preparativi e strategie

Pecchia ha messo in evidenza la difficoltà e l’importanza della partita, sottolineando come ogni incontro preveda una dedizione totale dalla squadra sin dal fischio di inizio. Riconoscendo la superiorità e la forza del Milan, l’allenatore del Parma ha delineato un approccio cautelativo per la sua squadra, concentrato sulla fase difensiva senza però rinunciare a essere propositivi quando in possesso palla. L’obiettivo è chiaramente quello di imporre un gioco che obblighi anche gli avversari a inseguire, cercando di sfruttare ogni possibilità per ribaltare le dinamiche del match.

Assenze significative

Un punto focale della conferenza stampa è stato l’annuncio di due assenze importanti nella rosa del Parma per la partita contro il Milan: si tratta di Ange-Yoan Bonny ed Adrian Bernabé. Queste defezioni richiederanno degli aggiustamenti nella formazione e potenzialmente nell’approccio tattico della squadra.

Attenzione al 10

Nella sua analisi tattica, Pecchia ha dedicato attenzione alla gestione di Rafael Leao, attaccante chiave del Milan, sottolineando come la strategia difensiva non debba basarsi esclusivamente su un giocatore ma coinvolgere l’intero reparto. La menzione di Coulibaly e l’inserimento soddisfacente di Vogliacco dimostrano l’adattabilità della squadra nelle fasi di non possesso e la capacità di rispondere alle minacce offensive degli avversari con una difesa collettiva.