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Milan, Ziliani: “Ibra? Nulla cosmico. Ridateci Maldini…”

Paolo Ziliani ha criticato l’odierna conferenza stampa di Ibrahimovic, affermando sia stata un’ora di nulla cosmico. Ha invocato inoltro il ritorno di Paolo Maldini.
E’ il destino di Zlatan Ibrahimovic: far discutere. Lo faceva quando era calciatore, nonostante dispensasse perle di talento assoluto, lo fa ora come dirigente. La conferenza stampa di questa mattina è stata decisamente corposa e ricca di spunti, sia in merito al presente che al futuro del Milan. Oggi infatti è stato il giorno dell’ufficialità di Paulo Fonseca come nuovo allenatore rossonero, ma non solo. Lo svedese ha parlato di mercato, di futuro e di linee programmatiche del Club di Via Aldo Rossi. Paolo Ziliani ha stilato un articolo pubblicato sul proprio sito nel format ‘Palla avvelenata’ esprimendo forti dubbi in merito ai concetti espressi da Zlatan Ibrahimovic, oltre che alla forma.

Ibrahimovic: il nulla cosmisco
Paolo Ziliani non bada per il sottile e demolisce senza appello la conferenza stampa di Ibrahimovic, definendola “un’ora di vuoto cosmico tra supercazzole e slogan un tanto al chilo. Per sentir dire che “nel Milan non si vince, nel Milan si fa la storia”. Sarebbe stato meglio lasciar perdere e rimandare tutto a fine mercato. Se i tifosi erano perplessi prima, figuriamoci adesso. “Aridatece Maldini!”. Prosegue affermando che sia stata una conferenza-stampa di una noia e di una vuotezza mortali in cui l’ex centravanti (oggi dirigente e braccio destro di Cardinale) che di solito va in giro a dire di essere Dio sembrava un cane bastonato, programmato per dire banalità tipo “Nel Milan non si vince, nel Milan si fa la storia”. Senza che nessuno gli chiedesse: scusi, che storia avrebbe fatto il Milan di Sacchi se avesse perso in finale con lo Steaua Bucarest e poi in finale col Benfica? E che storia avrebbe fatto il Milan di Rocco se avesse perso in finale contro Eusebio e poi in finale contro Cruijff?
Il confronto con l’Inter e il mercato
La critica di Paolo Ziliani si estende inoltre anche alla risposta che lo svedese da ai giornalisti in merito allo scudetto dell’Inter e alla trattativa di maggior spicco del Milan: Joshua Zirkzee. Definisce infatti “supercazzole come “Soffrire per la vittoria altrui è da perdenti, a me dà solo carica e forza in più” (chissà che carica i 6 derby persi contro l’Inter uno dopo l’altro). O come “Siamo come una Formula Uno: se giri veloce c’è il rischio che vai fuori pista. Invece devi essere controllato e rimanere sempre là” (traducendo: non spenderemo mai cifre folli, il bilancio viene prima di tutto) e risposte in politichese come a proposito di Zirkzee (“È forte ma non è l’unico. È una trattativa e non è una beneficenza”). Proprio su questo tema si sofferma evidenziando ciò che realmente si nasconde dietro le parole dello svedese che, a suo dire, non avrebbe mai potuto dire chiaramente che “Il Milan non pagherà mai i 15 milioni di commissione che il suo agente pretende”. Conclude affermando che “per più di un’ora Ibrahimovic ha fatto l’esatto opposto di quel che da un personaggio come lui ci si sarebbe aspettato. Cioè schiettezza a rischio di sfrontatezza, pane al pane e vino al vino. Invece, un’ora di fuffa. E davvero, aridatece Maldini”
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