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Milan, tramonta l’idea del nuovo stadio? All’orizzonte ancora San Siro condiviso


Gli altissimi costi per la realizzazione del nuovo stadio probabilmente porteranno Milan ed Inter a ricondividere San Siro.

Nel cuore pulsante del calcio milanese, una decisione di portata storica si sta delineando all’orizzonte: Milan e Inter, due delle squadre più blasonate e rivali per eccellenza del panorama calcistico italiano e internazionale, hanno scelto di proseguire il loro cammino condividendo lo stesso stadio. Questa scelta, che riflette non solo una questione di praticità logistiche ma anche di profonda strategia finanziaria, è destinata a influenzare la dinamica sportiva e sociale della città di Milano, con ripercussioni ben oltre i confini della metropoli lombarda.

Una condivisione storica

La convivenza tra Milan e Inter nello stadio di San Siro, o nel possibile futuro in un nuovo impianto, rappresenta una scelta ponderata e condivisa tra le due società. Dopo aver valutato l’enorme investimento necessario per la realizzazione di un nuovo stadio, stimato in oltre un miliardo di euro, i club hanno concluso che le risorse finanziarie sarebbero state impegnative. Questo, insieme alla considerazione che i ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti, sebbene elevati per gli standard italiani, non raggiungono le cifre d’affari di altri paesi, ha rafforzato la decisione di continuare a condividere un’unica casa.

San Siro
Nella foto: lo stadio San Siro

Economia e sentimenti

La decisione di mantenere la condivisone dello stadio riflette una scelta razionale ed economica da parte delle proprietà dei club, rappresentate dai fondi RedBird e Oaktree. La sinergia tra le due società si estende oltre il semplice aspetto operativo; c’è una piena condivisione delle ambizioni e delle strategie di sviluppo. Ciò è ulteriormente dimostrato dalla flessibilità mostrata da entrambe le parti riguardo all’eventualità che uno dei due club assuma l’iniziativa nella progettazione di un nuovo stadio, che sarebbe comunque accettato e supportato dall’altro.

Il futuro di San Siro

Nonostante l’apertura verso la costruzione di un nuovo impianto, la possibilità di rimanere a San Siro è tutt’altro che esclusa. I due club si apprestano a incontrare il Sindaco di Milano per discutere del restyling dello stadio “Giuseppe Meazza”. Il Comune favorisce questa opzione, sebbene le società nutrano delle riserve soprattutto riguardo ai costi di ristrutturazione, stimati molto al di sotto delle reali necessità. Si parla di una differenza sostanziale tra i 400 milioni di euro previsti e i 700 milioni calcolati dai club, una cifra che, seppur divisa, rappresenta un investimento considerevole.

Oltre l’aspetto economico

Oltre alle considerazioni finanziarie, vi sono questioni logistiche e operative legate alla “ristrutturazione a spicchi”, una modalità complessa che garantirebbe la continuazione delle attività sportive durante i lavori di rinnovamento. La decisione finale dipenderà molto anche dalle valutazioni dell’Agenzia delle Entrate riguardo al valore dello stadio e delle aree circostanti, previste per accogliere sviluppi ulteriori come musei, ristoranti e uffici per i club, che potrebbero essere venduti alle società o dati in concessione.

L’evoluzione dello stadio di San Siro o la nascita di un nuovo tempio del calcio milanese rappresentano un crocevia fondamentale non solo per le due squadre, ma per l’intera città di Milano, simbolo di una modernità che guarda al futuro senza dimenticare la tradizione e la passione che da sempre animano il calcio in questa storica metropoli.


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