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Milan-Sassuolo, la moviola sugli episodi contestati nel secondo tempo

Christian Pulisic del Milan deluso dopo aver fallito il gol del 3-2 nella partita di Serie A contro il Parma

Una partita nervosa, proteste da entrambi i lati e decisioni arbitrali finite subito sotto la lente: Milan-Sassuolo è stata questo ed altro.

Milan-Sassuolo, quindicesima giornata di Serie A, lascia dietro una lunga scia di polemiche. A San Siro il campo racconta una gara spezzata, tesa, spesso interrotta, con entrambe le panchine insoddisfatte. Nel secondo tempo la tensione cresce, il pubblico rumoreggia e ogni fischio pesa come un macigno. I rossoneri reclamano per una rete annullata a Christian Pulisic, il Sassuolo chiede rispetto per due episodi in area milanista. L’arbitro Crezzini prende decisioni nette, il VAR resta sullo sfondo, ma il dopo partita accende il dibattito. A Dazn interviene Luca Marelli, ex arbitro e oggi opinionista arbitrale, chiamato a fare chiarezza su scelte decisive.

Il gol tolto al Milan accende la polemica

Il momento chiave arriva al 57’. Pulisic segna, San Siro esplode, poi il fischio spegne tutto. Crezzini annulla la rete per un presunto fallo di Loftus-Cheek su Candé. Marelli non usa mezzi termini: «Lascia molti dubbi. La rete viene annullata per una spinta di Loftus-Cheek su Candé. L’arbitro lascia proseguire l’azione correttamente poi fischia il fallo all’inglese. Si tratta di una valutazione di campo, perché c’è stato un contatto». L’ex direttore di gara entra nel dettaglio tecnico: «Loftus-Cheek appoggia le mani, ma non vedo alcuna spinta. Crezzini ha fischiato poco: questo contatto è molto sotto soglia, non c’è una vera e propria spinta». Poi la conclusione pesa come una sentenza: «Questa rete non doveva essere annullata», con posizione regolare di tutti i giocatori coinvolti. Una valutazione che rafforza l’amarezza rossonera.

I casi nell’area del Milan

Dal lato opposto, il Sassuolo punta il dito su due episodi. Il primo riguarda il contatto tra Tomori e Laurienté. Marelli esclude irregolarità: «Laurienté anticipa Tomori, poi c’è un contrasto. Non vedo infrazioni da parte di Tomori, è una semplice dinamica di marcatura». Discorso opposto per l’azione che coinvolge Pavlovic e Cheddira. Qui l’analisi cambia tono: «Pavlovic non tocca il pallone, ma con la gamba destra incoccia sulla gamba sinistra di Cheddira. Il check VAR è stato troppo veloce». La conclusione lascia spazio a pochi dubbi: «Era da rigore e anche da intervento VAR». Insomma, è stata una giornata complessa per la squadra arbitrale, con decisioni che continuano a far discutere tifosi, addetti ai lavori e lo stesso Milan.

Var arbitro Mariani
Var arbitro Mariani

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