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Milan: Sacchi durissimo sui rossoneri e su un giocatore in particolare

La gara di ieri tra rossoneri e bianconeri in realtà conteneva due partite diverse in sé: nella ripresa la squadra meneghina ha giocato molto meglio.
In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, l’ex maestro della panchina milanista Arrigo Sacchi ha condiviso le sue riflessioni sul determinante confronto Juventus-Milan, culminato con una rimonta rossonera che ha reso il cammino verso il trofeo ancora possibile.
Il focus si è concentrato sulla prestazione della squadra, l’impatto dell’allenatore Sergio Conceicao e le sfide future, in particolare il derby in finale contro l’Inter, una sfida che si prospetta ardua ma non impossibile.
Verso la finale
Sacchi non ha dubbi nell’indicare l’Inter come favorita per la vittoria del torneo, descrivendola come una squadra “fortissima” e in continua crescita. Sottolinea il lavoro e il progetto solidi alle spalle della compagine nerazzurra, elementi che ne fanno la contendente più temibile.
L’analisi della semifinale
Il successo del Milan viene interpretato da Sacchi come un segnale positivo di vitalità e reattività della squadra, in particolare dopo l’avvicendamento in panchina. Pur essendo consapevole che Conceicao abbia avuto limitato tempo per influenzare tatticamente il gruppo, l’ex allenatore evidenzia la pronta risposta della squadra e la sua capacità di invertire un esito negativo, soprattutto contro una compagine esperta come la Juventus.

L’errore e la ripresa
Un particolare momento di critica è riservato a Theo Hernandez, per l’errore commesso nel primo tempo quando si è perso Yldiz che poi ha segnato l’1-0. “Come si può fare una diagonale simile? Significa non essere concentrati, non essere sul pezzo, non leggere lo sviluppo dell’azione”; l’accusa dell’ex allenatore. Sacchi però allo stesso tempo la capacità del giocatore di riprendersi e dimostrare il proprio carattere nel prosieguo della gara.
Sui singoli
“Dico la verità, dopo il primo tempo li avrei sostituiti tutti. Non ce n’era uno da salvare. Nella ripresa invece tutti sono cresciuti”; il commento dell’ex tecnico. Sacchi non risparmia elogi per i giocatori che hanno segnato la ripresa del Milan, nominando in particolare Reijnders e Pulisic per il loro contributo decisivo.
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