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Milan, Ravezzani: “Società preoccupante. Marotta e ADL più capaci”

Gerry Cardinale

Fabio Ravezzani ha commentato criticamente l’operato della società in merito alla scelta del nuovo tecnico.

Il Milan è nell’occhio del ciclone, ora come non mai. Lo è a livello sportivo, dopo aver incassato a breve giro di orologio due scoppole davvero molto difficili da superare e metabolizzare: l’eliminazione dall’Europa League e la sesta sconfitta consecutiva nel derby con tanto di scudetto della seconda stella ai nerazzurri. Occorre rifondare, o meglio dire ripartire azzerando il passato. Per far ciò la società si è posta come primo obiettivo cambiare l’attuale guida tecnica, considerando ormai Pioli al termine del proprio ciclo in rossonero. Fabio Ravezzani però non nasconde perplessità in merito al futuro del Milan, soprattutto valutando l’operato fin qui del Club. Il giornalista ha criticato senza mezze misure le scelte e le linee guide di Cardinale.

Fabio Ravezzani
Fabio Ravezzani

Società preoccupante

Attraverso il proprio profilo X Fabio Ravezzani ha espresso il proprio punto di vista in merito alle strategie per il futuro del Club di Cardinale. Il giornalista ha evidenziato che “Gazzetta dopo aver dato Lopetegui al Milan rincula e dice che la rabbia dei tifosi può far saltare tutto. Fosse vero, preoccupa una dirigenza che si fa condizionare così. Oppure Gazzetta aveva sbagliato. Ma se su Lopetegui puntasse Marotta i tifosi avrebbero più fiducia. Meditate“.  Prosegue poi affermando che “la maggior parte dei tifosi di Juve e Milan vogliono cambiar allenatore certi che qualsiasi altro avrebbe fatto meglio di Allegri e Pioli. In realtà pochi avrebbero fatto meglio e molti peggio“. Il giornalista ritiene inoltre che cosa “più importante del nuovo tecnico sarà acquistare 2-3 giocatori di qualità per entrambe. De Laurentiis può piacere o meno (io lo aborro, per esempio) ma non si può negare che sia un presidente di successo. Ebbene, dopo aver provato sulla sua pelle che un allenatore non vale l’altro, punta su Conte o Pioli. Non su Lopetegui, Fonseca et similia. Vorrà dire qualcosa?”

Il profilo del nuovo tecnico

La scelta del nuovo tecnico sarà tutt’altro che semplice, lo stesso Ravezzani ne evidenzia le problematiche. Ha affermato infatti che “il nuovo tecnico del Milan sa che l’anno prossimo dovrà vincere almeno un derby, lottare fino alla fine per lo scudetto e superare il girone di Champions. Cioè fare meglio del primo Conte all’Inter (che aveva ben altra squadra, va detto). Ah, dimenticavo: far crescere i giovani”. Conclude infine analizzando il grande paradosso che aleggia sul Milan, affermando che “il paradosso per il Milan, che Cardinale definisce una media company, è non essere valutato per i risultati complessivamente buoni di questi ultimi 2 anni: secondo posto e semifinale Champions anni fa erano un sogno. Eppure l’immagine del club agli occhi dei tifosi resta negativa”.


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