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Milan, Ordine su Maignan: “Userei le sue frasi quando…”

Theo Hernandez e Mike Maignan

Franco Ordine ha criticato le recenti uscite pubbliche di Maignan all’indomani della sconfitta della Francia, al Parco dei Principi, contro l’Italia.

In un post-partita carico di emozioni presso il celebre Parco Dei Principi, il confronto diretto tra Francia e Italia ha lasciato non pochi strascichi, non solo per il risultato sul campo ma anche per le dichiarazioni che si sono susseguite una volta rientrati negli spogliatoi. Mike Maignan, portiere del Milan e leader indiscusso della Nazionale francese di Didier Deschamps, non ha nascosto la sua insoddisfazione per la prestazione dei suoi compagni di squadra, esprimendo un duro giudizio sul loro operato. La partita, che ha visto gli azzurri prevalere per 1-3, è stata l’occasione per riflessioni e confronti ancor più profondi sulle dinamiche interne al gruppo francese. Franco Ordine, sulle colonne de Il Giornale, ha commentato le parole del francese del Milan.

L’accusa di Maignan

“L’intemerata di Mike Maignan, rivolta ai suoi sodali dopo la lezione parigina di venerdì e
rivelata dai colleghi de l’Equipè, non può e non deve passare inosservata. La parte più
significativa di quello sfogo del portiere francese è stata la seguente: ‘Solo 2 azzurri
giocherebbero titolari nella Francia…’. Come per dire: da chi ci siamo lasciati battere! È stato un cazzotto nello stomaco dei suoi, può diventare una carica esplosiva per il gruppo azzurro. La questione non è quella banale e cioè che attualmente sia esattamente così sulla carta. E non è nemmeno complicato a chi si riferisse Maignan indicando al massimo il numero 2 tra gli italiani che troverebbero posto nello schieramento di Deshamps. Uno è Sandro Tonali. Un gigante nel centrocampo al cospetto dei più celebrati rivali tra i quali il neo milanista Fofana. L’altro è Calafiori uscito in anticipo dalla sfida malconcio”.

Roma 24/04/2022 – campionato di calcio serie A / Lazio-Milan / foto Image Sport nella foto: Sandro Tonali

La “vendetta” di Franco Ordine

“È vero: la cifra tecnica, complessivamente, dell’Italia schierata a Parigi è inferiore a quella della Francia ma nel calcio non è l’unico metro col quale si misura una squadra. Ci sono altre virtù che possono compensare. Ad esempio la strategia complessiva scelta nell’occasione da Spalletti e dal suo staff che ha spiazzato i francesi, infilzati sia sul secondo che sul terzo gol, con un cambio-campo molto spettacolare. Poi ci sono le motivazioni, la voglia di riscatto di un gruppo di promettente gioventù ancora
ferita mortalmente dal disastro dell’europeo tedesco. Ed è per questo motivo che nei panni del ct e dei suoi dirigenti, invece di replicare stizziti a Mike Maignan, conserverei quel ritaglio di giornale e lo riporterei alla luce tra qualche mese quando toccherà ritrovare la stessa Francia per la sfida conclusiva di ritorno della Nations league”


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