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Milan, Ordine: “Furlani capro espiatorio! E’ il parafulmine di Ibra?”

Giorgio Furlani

Franco Ordine ha parlato del momento del Milan indicando cosa c’è che non funziona in questo Club. Parole forti su Furlani e Ibra.

In un contesto sportivo in constante evoluzione, le dichiarazioni dei dirigenti dei club hanno il potere di influenzare non solo l’umore della squadra ma anche quello dei tifosi. Recentemente, l’interesse si è concentrato sull’AC Milan, una delle squadre più blasonate del calcio italiano, che si trova ad affrontare una fase di transizione cruciale. Nel mirino, le parole di Giorgio Furlani, amministratore delegato del club, che si sono distinte per franchezza e apertura durante una conferenza stampa.

Il nuovo arrivo: un’iniezione di entusiasmo

La notizia dell’arrivo di Abraham al Milan ha scatenato reazioni entusiastiche sia all’interno che all’esterno dello spogliatoio. L’attaccante, definito come un “bimbo goloso appena entrato in una gelateria”, ha espresso gioia e soddisfazione per unirsi al club rossonero, sottolineando di essere cresciuto con il mito del Milan. La sua esperienza precedente con il Chelsea e la sintonia immediata sviluppata con altri giocatori chiave come Morata e Leao, promette bene per le future prestazioni della squadra. Abraham, nonostante si tratti di un semplice prestito annuale, mostra un impegno e un entusiasmo che sembrano travalicare la temporaneità del suo contratto.

Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani
Zlatan Ibrahimovic e Giorgio Furlani

Gestione delle criticità: il ruolo di Furlani

D’altro canto, Giorgio Furlani, ha dovuto navigare le acque agitate della critica, difendendo decisioni delicate come l’assenza di Zlatan Ibrahimović e la fiducia riposta in Fonseca, l’allenatore. L’assenza di Ibrahimović, impegnato in un viaggio programmato prima dell’accordo con RedBird, è stata chiarita da Furlani, che ha anche confermato il rientro dell’attaccante prima dell’incontro con il Liverpool. La difesa dell’operato di Fonseca, nonostante una partenza non brillante, dimostra una fiducia incrollabile dell’AD nel suo allenatore e nello staff, nonché la determinazione a vedere oltre le difficoltà momentanee.

La spirale di critiche e la determinazione

Puntando i riflettori sulla figura di Furlani, questi si ritrova ad essere il “capro espiatorio” di una situazione complessa, un ex finanziere che si chiede perché abbia scelto di entrare nel turbolento mondo del calcio. Tale domanda, postagli spesso dalla stampa, non fa altro che evidenziare la pressione e le sfide che comporta il ruolo di amministratore delegato di una grande squadra calcistica.


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